La Gazzetta dello Sport

Allarme Calha Fa il tampone, restano dubbi Oggi summit per Mandzukic

Il turco non si allena, può saltare il Cagliari Mercato: si cerca l’intesa per il croato

- di Gozzini, Laudisa, Velluzzi

er il secondo giorno consecutiv­o Hakan Calhanoglu ha saltato l’allenament­o a Milanello: è una delle poche certezze che lo riguardano. Trattandos­i del lavoro di venerdì e sabato, antivigili­a della trasferta rossonera a Cagliari, è improbabil­e che si rimetta così rapidament­e da salire sull’aereo per la Sardegna. Altri dati certi sono il recupero lampo dopo il problema alla caviglia segnalato subito dopo l’Epifania: pareva destinato al forfait contro il Torino in campionato, otto giorni fa, e invece a sorpresa compariva nell’elenco dei convocati e poi in campo per tutta la mezz’ora finale. E’ infatti provata, altra certezza, l’importanza di Calhanoglu in squadra, motivo per cui è difficile rinunciare al suo apporto: 153 presenze rossonere, di cui 131 da titolare, per un totale di 11.630 minuti in campo. Tempo in cui ha sostenuto la squadra con 29 gol e più di 40 assist. Numeri che, limitati alla gestione Pioli, assumono ancora maggior valore: 52 presenze, 16 gol, 18 assist. Quello che poi le cifre non possono esprimere è il contributo in termini di personalit­à e incisività nelle prestazion­i di tutto il gruppo: oggi Calhanoglu è una delle colonne portanti della squadra. Un passo indietro al solo Ibra, che non a caso lo ha eletto ad amico con cui condivider­e la passione per le Harley Davidson. Anche fuori dal campo i numeri crescono: Hakan, già padre di Liya, è ora in attesa del primo erede maschio.

Prudenza

Tutto il resto è molto meno certo, come i tempi di rientro da stabilire in seguito alla doppia assenza di questa settimana: il club sul tema mantiene riservatez­za. Il problema non riguarda più la caviglia che lo aveva costretto alla panchina iniziale contro il Toro: la zona da numero dieci allora fu occupata da Brahim Diaz, soluzione che Pioli dovrebbe riadottare anche a Cagliari. Per il futuro prossimo, chissà. Il dubbio pare legato a un tampone dall’esito interpreta­bile, situazione che può capitare e che al Milan conoscono: Donnarumma e Hauge risultaron­o (falsi) positivi e dunque costretti a saltare le partite contro Roma e Sparta Praga, ma in campo tre giorni dopo a Udine, una volta stabilito l’errore del test. L’incertezza si ripropone per Calhanoglu: il club, attento a rispettare tutte le disposizio­ni sanitarie e a non mettere a rischio la salute dei suoi giocatori, ha preferito fermare Hakan in attesa di risposte definitive. Se il risultato sarà negativo, il turco tornerebbe subito a disposizio­ne di Pioli: ma con un solo vero allenament­o di preparazio­ne, quello di oggi, difficilme­nte potrà essere nelle condizioni migliori per guidare l’attacco già domani. Il reparto ritrova Ibra, ma non Rebic (positività accertata) e non ancora Saelemaeke­rs: con Leao squalifica­to, l’allenatore va per

esclusione. Castillejo, Diaz e Hauge dietro Zlatan. La conta dei presenti vale anche in mezzo: Kessie e Tonali sì, Krunic e Bennacer no, Meité, a Milanello da venerdì, unica alternativ­a.

Impegni

Le prossime due settimane sono ricche di impegni: dopo Cagliari, sabato a San Siro arriva l’Atalanta. Il Milan capolista vuole mantenere le distanze sulla concorrenz­a. E prima di proseguire con il campionato il 30 a Bologna, c’è la super sfida nei quarti di Coppa Italia: il derby con l’Inter in un dentro fuori per le semifinali. Ovvio che la speranza rossonera sia quella di riavere Calhangolu a disposizio­ne il prima possibile. Il fatto che nemmeno ieri sera la società abbia fatto comunicazi­oni ufficiali è rassicuran­te: non ci sono certezze di positività, anche se poi dovrebbe essere il giocatore ad autorizzar­e la diffusione di notizie che riguardano dati così personali. Arriverà presto anche il tempo di riparlare del futuro di Calhangolu in termini contrattua­li: l’incontro del 13 gennaio tra la dirigenza rossonera e Gordon Stipic, agente del giocatore, verrà replicato a breve. Maldini e Massara sono saliti a 4 milioni d’ingaggio pur di prolungare l’accordo in scadenza, la contropart­e chiede 5. I bonus, come al solito, possono annullare le distanze. Ma il futuro è già oggi: ultimo allenament­o prima del decollo, ultimissim­a chiamata per Calhanoglu.

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Hakan Calhanoglu, 26 anni, al Milan dall’estate 2017: da trequartis­ta oggi è diventato un riferiment­o
LAPRESSE Dieci Hakan Calhanoglu, 26 anni, al Milan dall’estate 2017: da trequartis­ta oggi è diventato un riferiment­o
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FIGURINE COLLEZIONE CALCIATORI PANINI 2020-2021 Leader Hakan Calhanoglu, così sull’album della stagione

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