La Gazzetta dello Sport

Napoli e Insigne missione doppia E Lorenzo cerca il centesimo gol

A Verona per riavvicina­re la vetta e dimenticar­e il k.o. in Supercoppa

- Di

el bene o nel male, c’è sempre lui al centro delle attenzioni napoletane. La storia attuale racconta che oggi pomeriggio, al Bentegodi, Lorenzo Insigne potrebbe toccare quota 100 nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi del club. Un traguardo prestigios­o, sicurament­e, che potrebbe restituire al capitano del Napoli quel sorriso che s’è perso tra le lacrime di Reggio Emilia. Quell’errore dal dischetto, contro la Juventus, lo ha coperto di tristezza, ne ha scosso la coscienza, perché quel rigore fallito l’ha abbattuto più di chiunque altro, perché l’ha sbagliato lui, l’unico napoletano della serata di Supercoppa. Lorenzo, però, ha avuto coraggio, s’è presentato alla battuta, probabilme­nte, stremato dalla fatica accumulata fino a quel momento,

Nimpegnato com’era stato nel rincorrere Cuadrado su tutta la fascia. Nulla avrebbe potuto sottrarlo a quella responsabi­lità, che si è assunto in pieno, consapevol­e anche delle eventuali conseguenz­e se avesse sbagliato la trasformaz­ione di quel rigore. Gli è andata male e Lorenzo è stato confortato, sin dal primo momento, dall’affettuosi­tà di Rino Gattuso che ha difeso il proprio capitano da ogni critica.

Riscatto

In era Covid-19 il calcio ha subito una trasformaz­ione, le partite si susseguono ogni tre giorni e, per un certo verso, è sicurament­e un toccasana per chi ha bisogno di riscattars­i. Insigne la sua opportunit­à ce l’ha proprio oggi pomeriggio. Al di là del centesimo gol che insegue, e che sarebbe comunque un traguardo prestigios­o, l’attaccante cercherà il gol, magari di quelli pesanti, che consentire­bbe al

Lorenzo Insigne, 29 anni, esulta dopo il gol segnato alla Fiorentina. Il capitano vuole ripetersi in campionato dopo il flop in Supercoppa suo Napoli di restare agganciato alle prime posizioni. Un modo per liberarsi anche dal peso di quanto avvenuto in Supercoppa e per riprenders­i quella scena che s’era conquistat­o con la prestazion­e di sette giorni fa, contro la Fiorentina. Il suo talento è indiscutib­ile, senza Mertens e Osimhen, si è diviso il peso della fase offensiva con Lozano e Petagna e i danni sono stati limitati. Oggi, il Napoli è quarto ed è in zona Champions League, l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione. Insomma, nel girone di ritorno la questione Napoli potrebbe cambiare radicalmen­te. Con il recupero di Mertens e Osimhen, Gattuso ritroverà la sua potenza avanzata e, allora, anche le ambizioni potrebbero essere riviste.

Nuove forze

L’allenatore potrà perfeziona­re la sua idea tattica, quel 4-2-3-1 che poco è stato condiviso dagli esperti e dalla critica, ma che lui ha difeso con tutto sé stesso. Nessuno dei due centravant­i, in ogni modo, sarà in campo oggi,

contro il Verona, al massimo per loro potrà esserci posto in panchina. Osimhen ha avuto l’ok dagli specialist­i per ritornare tra i disponibil­i dopo 21 giorni di assenza dal centro sportivo per trascorrer­e l’isolamento a casa, dopo la positività al coronaviru­s. Il rientro dei due è previsto per giovedì nel quarto di coppa Italia, contro lo Spezia. che si giocherà al Diego Maradona.

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La riscossa

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