La Gazzetta dello Sport

Addio Bellugi Funerali domani a Sant’Ambrogio

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●Dopo le lacrime, i ricordi, il lutto al braccio di Inter e Bologna e i minuti di raccoglime­nto su tutti i campi di Serie A, domani è il giorno dell’ultimo saluto a Mauro Bellugi: le esequie si terranno alle ore 11 nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Una perdita che ha colpito molto l’ambiente nerazzurro, con Conte che gli ha dedicato il derby.

Migliora persino quel che pareva non migliorabi­le, ovvero il rendimento della LuLa rispetto alla scorsa stagione. «Lukaku e Lautaro sanno benissimo che tutto parte da loro - ancora Conte -. Siamo un blocco unico: il fatto gli attaccanti che debbano lavorare in fase difensiva non pregiudica assolutame­nte l’idea di avere occasioni e fare gol. Oltre ad essere attaccanti, lavorano per la squadra e questo è quello che mi interessa». Ma la controcope­rtina è la vittoria più grande del tecnico: aver recuperato alla causa Eriksen e Perisic. Di più, ora vanno considerat­i titolari di questa Inter. Conte ha benedetto il danese: «Ho detto a Christian che la sua è stata fin qui la gara migliore in nerazzurro ancora il tecnico -. Ha fatto tutto ciò che gli chiedevo, giocando da doppio play, inserendos­i quando necessario e contribuen­do in modo decisivo sia nel possesso che nel non possesso. Può migliorare ancora, il fatto che si sia avvicinato a noi è un fattore positivo, mi riempie di orgoglio e di soddisfazi­one». A Perisic, invece, Conte ha persino regalato una carezza e un augurio: «Sta interpreta­ndo al meglio la sua stagione, si sta impegnando in un ruolo che credeva non essere suo. E invece lo sta facendo al meglio: può diventare uno dei più forti come quinto, deve credere di più in se stesso».

Fiducia

La svolta è totale. «Dovremo vivere le prossime 15 partite come finali», ancora Conte. Intanto, il vantaggio sul Milan s’è fatto apprezzabi­le. Ma il tecnico ha altro per cui esultare: «La cosa forse più positiva sta nelle consapevol­ezza che la squadra sta prendendo». E il riferiment­o è alle diverse fasi del match: la partenza con il piede sull’accelerato­re, la gestione delle difficoltà a inizio ripresa, poi l’affondo decisivo. Per la partita, certo. Per lo scudetto...testa al Genoa e al Parma. 3’ 14”

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 ??  ?? abbiamo giocato una finale di Europa League. Conosciamo le difficoltà, ma sappiamo che stiamo migliorand­o: sta crescendo la squadra e stanno crescendo anche le qualità individual­i dei calciatori, la cosa ci lascia ben sperare».
abbiamo giocato una finale di Europa League. Conosciamo le difficoltà, ma sappiamo che stiamo migliorand­o: sta crescendo la squadra e stanno crescendo anche le qualità individual­i dei calciatori, la cosa ci lascia ben sperare».

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