Foss-Solevaag, vince l’outsider di lusso Nonno Moelgg è 13°, rammarico Gross
● (mara) Non è una sorpresa, semmai un outsider di lusso. Sebastian Foss-Solevaag, 3° dopo la 1a manche a 16/100 da Pertl e 2/100 dietro a Vinatzer, vantava un solo successo, il 17 gennaio a Flachau, ma il 28enne norvegese è pur sempre un fior di slalomista, risorto negli ultimi mesi dopo quattro anni lontano dal podio. Ha sfruttato al meglio il numero 2 di pettorale e ha riportato in Norvegia l’oro in slalom 24 anni dopo Tom Stiansen. Delusione invece per Jakobsen, Noel e Schwarz - 4°, 5° e 8° a metà gara, con ritardi contenuti poi deragliati nella manche decisiva. L’Italia, oltre al 4° posto di Vinatzer, infila nella top 15 “nonno” Moelgg, 13° dopo il 20° posto nella 1a manche, un po’ penalizzato dall’inversione dei 15. «Ho compromesso la gara con un errore nella parte alta della 1a manche, ma era giusto forzare - ha detto il 38enne altoatesino, già tre volte sul podio iridato e ultima medaglia azzurra in slalom (bronzo a Garmisch 2011). «Non so se è stato il mio ultimo Mondiale» ha poi buttato lì. Fuori invece gli altri due senatori Stefano Gross e Giuliano Razzoli. Grande rammarico per l’uscita di Gross, poco dopo metà della 1a manche, quando col 24 era al comando della gara. «Ho avuto belle sensazioni nel primo pezzo - ha detto il 34enne trentino -. Ma i Mondiali sono gare secche, bisogna andare a tutta. Fino a quel momento mi sono piaciuto. La stagione non è finita, posso togliermi qualche soddisfazione».