I tre più forti nella stessa era Sono 13 anni di dominio totale
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Nel 2008 il serbo conquistò il primo Slam: da allora lui, Federer e Nadal ne hanno vinti 43 su 52
uando tutto cominciò, il 27 gennaio 2008, Federer aveva già vinto 12 Slam e Nadal 3. Il successo di Djokovic nella finale degli Australian Open di quell’anno (su Tsonga), il suo primo in un Major, sembrò la festa dell’imbucato di lusso, cioè di un giocatore indubbiamente fortissimo ma destinato a raccogliere le briciole dal dominio di Roger e Rafa, magari in coabitazione con Murray che godeva più o meno della sua stessa considerazione. Sono passati 13 anni e perso per strada Andy, lo svizzero, lo spagnolo e il serbo hanno edificato una generazione vincente che non ha eguali nella storia del tennis e probabilmente dello sport, perché è semplicemente extraterrestre che nella stessa epoca si stiano confrontando i tre giocatori con più Slam all’attivo. In questa straordinaria vicenda, gli applausi più sentiti vanno indubbiamente al Djoker, il cui inseguimento è partito da molto lontano. E la corsa è nient’affatto terminata, lasciando così prevedere che i numeri illogici compilati dai Big Three possano migliorare ancora.
QParlano i campioni
Dal quel 2008, quando Nole debuttò nel consesso dei vincitori di uno dei quattro tornei principali, il terzetto ha conquistato 43 Slam su 52 (l’82,7%), ma se si allarga l’orizzonte al 2003, cioè al successo inaugurale di Federer a Wimbledon, la percentuale sale all’82,9% (58 su 70), esplodendo addirittura all’85,7% se si parte dalla prima vittoria di Nadal a Parigi nel 2005 (54 su 63), Almeno uno tra Federer, Nadal e Djokovic ha giocato la finale in 60 degli ultimi 63 Slam (uniche eccezioni Cilic e Nishikori Us Open 2014, Murray e Raonic Wimbledon 2016, Thiem e Zverev Us Open 2020) e i tre si sono spartiti 14 degli ultimi 15 Major, cancellando di fatto un paio di generazioni di avversari. A questo punto, la rincorsa al record di vittorie negli Slam diventa una delle storie agonistiche più affascinanti di quest’era, e il nono trionfo del serbo a Melbourne, secondo il suo coach Goran Ivanisevic, già campione di Wimbledon, può cambiare le carte in tavola: «Novak ne aveva bisogno per sperare di superare i primati di Roger e Rafa, con Nadal che secondo me vincerà almeno un altro, se non due Roland Garros, mentre sono curioso di capire cosa succederà a Wimbledon con Federer. La corsa è infuocata, già due anni fa avevo detto che alla fine della carriera Djokovic e Nadal avrebbero superato Federer e ne sono convinto. Nole è ancora dietro, ma è in fiducia. La caccia continua». Secondo Mats Wilander, il 2021 sarà dirimente: «Nadal è il favorito a Parigi, Djokovic a Wimbledon e agli Us Open, Federer un’incognita. A fine anno potremmo avere le idee più chiare». Nel frattempo, vincono sempre loro.