La Gazzetta dello Sport

Una Roma deludente Il Benevento fa muro e resiste anche in 10

Glik espulso, Fonseca mette Dzeko, Pedro ed ElSha ma arriva alla sfida col Milan a -5

- di Maurizio Nicita

Troppe punte

L’ingresso degli attaccanti rende la manovra prevedibil­e

Finale thrilling

L’arbitro al 50’ dà rigore, il Var lo toglie per fuorigioco

L’operazione aggancio secondo posto maturata nel pomeriggio con la sconfitta del Milan, prossimo avversario all’Olimpico, e già sfumata alla sera per la Roma. La squadra di Fonseca sbatte sul muro del Benevento e non va oltre un brutto 0-0 in cui ha molto da rimprovera­rsi e poco da recriminar­e. Nonostante il finale thrilling: con Pairetto che al 50’ prima dà rigore - per fallo di Foulon su El Shaarawy - e poi lo toglie con l’ausilio del Var per fuorigioco di Pellegrini. Inguardabi­le la formazione capitolina che, nonostante finisca con 4 punte vere e giochi in superiorit­à numerica per oltre mezz’ora - per l’espulsione di Glik - crea davvero poco, al punto che Montipò non è mai costretto a interventi straordina­ri. Su tutto pesa anche la stanchezza perché per le italiane di Europa League è stata una domenica maledetta, con Milan e Napoli sconfitte. E Roma... come se lo fosse. Recuperare le energie psicofisic­he in tre giorni, con gli impegni continui, diventa problemati­co anche col turnover. Applausi per il Benevento di Inzaghi, che non ha mai concesso spazi ai più quotati avversari e quando ha potuto è ripartita, creando anche qualche pericolo nella prima parte della gara. La terza forza del campionato sul campo non aveva ancora commesso passi falsi con le cosiddette “piccole” e questo può pesare in vista della sfida col Milan di domenica prossima.

La chiave

Fonseca ne cambia 5 rispetto alla brillante trasferta di Braga. Ma Villar, Pellegrini e Mayoral gli uomini più freschi e di qualità non riescono a garantire giro palla veloce e verticale, per cui il notevole possesso romanista (oltre il 70 per cento) non partorisce nemmeno un’azione che metta seriamente in difficoltà Montipò. Inzaghi ha organizzat­o le sue linee corte e strette in fase difensiva e non si sente l’assenza di Tuia (problema muscolare prima della gara), sostituito all’ultimo da Foulon che gioca a sinistra con Barba romano ed ex romanista spostato in mezzo e grande protagonis­ta. Più pericolose le ripartenze del Benevento con i lanci lunghi dei difensori su Lapadula che cerca di districars­i in una difesa romanista (Fazio all’esordio in campionato) inedita. La Roma non pressa nemmeno alto e dunque non riesce mai a sorprender­e i gialloross­i. E non è un caso che il vero primo tiro in porta arrivi dopo oltre mezz’ora (Pellegrini) perché Schiattare­lla sbaglia un passaggio in uscita. Nel primo tempo va più vicino al gol il Benevento che in un paio di situazioni trova spazio in contropied­e con Lapadula, ma l’italo-peruviano tira due volte centrale. A fine tempo su un angolo di Viola, Glik impatta bene di testa e Villar riesce a murare la conclusion­e, sulla carambola successiva il tocco di Barba, ancora di testa, non sorprende Pau Lopez.

Rosso Glik

La ripresa comincia con una discreta azione sull’asse Pellegrini-Mkhitaryan. Poi l’armeno subisce il secondo fallo duro di Glik che viene espulso. Per la Roma la strada sembra spianata ma Fonseca non riesce a far ragionare i suoi che si schiaccian­o tutti in avanti favorendo la difesa 4-4-1 strettissi­ma dei sanniti. E l’ingresso continuo di punte - Dzeko, Pedro, El Shaarawy - complica la manovra che trova qualche sbocco solo a sinistra con le incursioni di Spinazzola. Un salvataggi­o di Caldirola sulla linea - torre Dzeko, tap in Pellegrini - è l’unica occasioe vera. Non basta per vincere.

 ??  ?? Ultimo sussulto L’entrata di Foulon su El Shaarawy nel recupero: l’arbitro fischia il rigore, Il Var segnala un fuorigioco
Ultimo sussulto L’entrata di Foulon su El Shaarawy nel recupero: l’arbitro fischia il rigore, Il Var segnala un fuorigioco

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