La Gazzetta dello Sport

Juve in missione inseguimen­to Pirlo può sfruttare il calendario

IL POSTICIPO ALL’ALLIANZ CON IL CROTONE (ORE 20.45)

- di Bianchin, Clari, Saporito

Inizia una serie di partite (in teoria) più facile Serve il filotto per rientrare in corsa scudetto Il problema è fisico: «Paulo k.o., Benta non al top e per Morata massimo uno spezzone»

Elenco dei rimpianti stagionali della Juventus. Rimpianti taglia S: l’approccio alla partita con la Fiorentina, Kulusevski in panchina col Verona, il rosso di Rabiot a Roma. Rimpianti taglia M: il primo tempo regalato al Napoli, i fuorigioco di Morata, i problemi fisici di Dybala. Rimpianti taglia L e XL (quasi più grandi del quadricipi­te di De Ligt): Caicedo, i punti persi in autunno con Crotone e Benevento. Ecco, da qui si riparte. Non è più autunno ma ricomincia quel periodo del campionato, quello in cui la Juventus ha un calendario in discesa e dovrebbe approfitta­rne. All’andata, picche: quattro 1-1 hanno scavato il solco con il primo posto. Due contro le squadre più complesse del ciclo, Verona e Lazio, due con Crotone e Benevento molto meno accettabil­i. Stasera, prima rivincita.

Il problema

Il mondo Juventus, anche se nelle dichiarazi­oni ufficiali non lo ha mai detto, ha sempre pensato che il campionato sarebbe arrivato a questo punto, all’Inter come riferiment­o per lo scudetto: la Juve ha sempre riconosciu­to l’Inter come rivale principale (e viceversa, probabilme­nte). Per dare un senso allo scontro diretto di metà maggio, però, Pirlo deve fare filotto contro le piccole. La Juve finora contro le squadre della parte destra della classifica ha fatto 2,3 punti di media, meno di Roma, Inter, Milan, Lazio e Napoli. Per questo insegue, non per gli scontri diretti.

Ancora Kulusevski

Il calendario prevede, nell’ordine, Crotone, Verona, Spezia, Lazio, Cagliari, Benevento,

Le scelte Buffon in porta, McKennie e Kulu titolari anche se lontani dal 100%

Torino e Genoa. Conto approssima­tivo ma non troppo lontano dalla realtà: servono almeno 20 punti su 24 per rientrare in corsa. Pirlo, non per caso, parlando del Crotone ha guardato lontano: «È una sfida importante per continuare il cammino per la lotta allo scudetto». Appunto. Il problema è che la Juve è arrivata alla fine della salita con qualche pezzo mancante. La serie con Inter, Roma, ancora Inter, Napoli e Porto ha tolto giocatori fondamenta­li. Bonucci, Chiellini, Cuadrado e Arthur ne avranno per almeno due settimane, con la grande incognita del brasiliaso­gno no che rischia di doversi operare. Rabiot è squalifica­to. Dybala ha ancora dolore al ginocchio sinistro e stasera non sarà disponibil­e. Morata non sta certo bene - Pirlo ha detto di poter sperare «al massimo in uno spezzone» - e altri giocatori hanno mali... di stagione. «Kulusevski è un po’ raffreddat­o ma sta meglio», ha detto AP. Toccherà a lui, a Dejan, cominciare vicino a Cristiano Ronaldo senza escludere, per parte della partita, soluzioni inedite, con un solo vero attaccante in campo. Oppure con Fagioli: «Lui e Dragusin sono giocatori della prima squadra - sempre Pirlo -. Se ci sarà bipossono giocare dall’inizio».

Cerotti (per tutti)

La condizione del gruppo insomma è lontana dal massimo e probabilme­nte Pirlo chiederà alla squadra di essere cinica, sfruttare le occasioni e, se possibile, chiudere presto la partita. Buffon, titolare, gradirebbe evitare ansie dalle 21.30 in poi. Per questo, oltre che il risultato, conteranno le sensazioni del campo. L’impression­e, alla vigilia, è che i rischi maggiori siano in mezzo al campo. Pirlo ha detto che Bentancur ha avuto un problema durante la settimana («Credo sia recuperabi­le») e per McKennie ha parlato di «stringere i denti». Quanto a Ramsey, sta meglio ma è comunque reduce da giorni difficili. Morale: nessuno dei tre titolari designati è in condizione e l’unica certezze è che la Juve, cambi o non cambi, non cambierà modo di giocare. Chi, dopo l’errore di Porto, si aspetta che Bentancur rinunci alla costruzion­e dal basso e calci lungo come in un filmino anni Trenta, si rassegni: avrà ancora da soffrire.

Il problema Juve Con le piccole ha fatto 2,3 punti di media, meno di Napoli e Lazio

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