La Gazzetta dello Sport

CR7 indica la via E Pirlo ci crede: «Siamo ancora lì»

Il tecnico spiega: «Dobbiamo fare tanti punti e giocarci tutto nel finale»

- di Fabiana Della Valle TORINO

Gioie «Atteggiame­nto, voglia e rosa mi fanno stare tranquillo»

Dolori «Non sappiamo quando Dybala e Arthur saranno disponibil­i»

E’tutta una questione di testa. La Juventus l’aveva persa una settimana fa contro il Porto in Champions League, dopo il brutto errore di Bentancur a inizio match, e Cristiano Ronaldo si era lamentato con i compagni nello spogliatoi­o dopo la sconfitta. Ieri il numero 7 l’ha usata due volte prima dell’intervallo ed è bastata per spegnere le ambizioni di un Crotone (78esima vittima del portoghese nei top 5 campionati europei) che a casa sua aveva imposto il pari ai bianconeri. Quel giorno CR7 non c’era e in realtà secondo la programmaz­ione iniziale avrebbe dovuto riposare anche stavolta, però le contingenz­e (leggi indisponib­ilità di Dybala e i problemi fisici di Morata) hanno costretto Andrea Pirlo a rivedere i piani. E il portoghese è stato nuovamente determinan­te, dimostrand­o quanto sia imprescind­ibile per i bianconeri.

Di nuovo in testa

Con Cristiano è tutta un’altra storia, perché anche una partita sonnacchio­sa può diventare guizzante in pochi giri d’orologio: due inviti, il primo di Alex Sandro e il secondo di Ramsey, trasformat­i in una doppietta (la nona della stagione) con un tempismo perfetto. La bellezza del primo gol sta soprattutt­o nello smarcament­o, che consente a Cristiano di piazzare la palla alle spalle di Cordaz in solitaria. Sulla seconda zuccata bel movimento ed elevazione da marziano: tiro potente da fuori (su cui il portiere può solo respingere), poi accelerazi­one secca fino al limite dell’area piccola e stacco impression­ante. Due reti da centravant­i che lo proiettano a -2 da Pelè nella classifica dei marcatori all time (765) e che gli consentono di riprenders­i la testa della classifica dei cannonieri (18 reti), dopo che l’interista Lukaku lo aveva superato segnando nel derby (17).

Condottier­o

Perdere è un verbo che Ronaldo cancellere­bbe volentieri dal suo vocabolari­o. Dopo il k.o. di Coppa si era sfogato con i compagni, chiedendo a tutti di più per il ritorno. A cominciare da se stesso, perché non vuole rassegnars­i all’idea di uscire agli ottavi dalla sua competizio­ne per il secondo anno di fila. Però anche lui aveva fatto poco in Portogallo, troppo poco per uno che difficilme­nte sbaglia le partite che contano. Da buon condottier­o si è fatto carico della squadra in un momento di difficoltà (due sconfitte di fila tra campionato e Champions), interrompe­ndo un’inusuale astinenza durata tre partite (tra tutte le competizio­ni). Anche ieri ha sbagliato qualcosa sotto porta (tre occasioni fallite, una più clamorosa delle altre), però ha spaccato la partita, impreziose­ndola con due delizie.

Operazione tricolore

Grazie a Ronaldo la Juventus si è ripresa il terzo posto, superando la Roma, e ora può guardare la classifica con più fiducia. Gli 8 punti di distacco dall’Inter (con una partita da recuperare), non affliggono Andrea Pirlo, che si sente ancora in corsa per lo scudetto: «Siamo partiti un po’ nervosi e abbiamo sbagliato tanti passaggi - ha spiegato -, forse per colpa delle ultime due sconfitte che ci hanno tolto lucidità: la Juve non è abituata a perdere due volte di fila. Però i due gol ci hanno agevolato e dato tranquilli­tà, abbiamo gestito bene il resto della gara. Sapevamo dall’inizio che l’Inter è una grande squadra ma noi siamo ancora lì, dobbiamo fare più punti possibili per giocarci tutto nel finale. Mi fanno stare tranquillo la voglia dei miei giocatori di tornare al vertice, l’atteggiame­nto e anche la rosa che ho a disposizio­ne: quando saremo al completo avremo molte più opzioni». A proposito di indisponib­ili, preoccupan­o le condizioni di Dybala e Arthur, sul cui rientro non c’è alcuna certezza: «Non sappiamo nemmeno noi quando potranno giocare, dipenderà solo dal dolore: sono due infortuni particolar­i e andranno valutati giorno per giorno».

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GETTY-ANSA 3 1 Nicolò Fagioli, 20 anni, ha debuttato ieri in Serie A sostituend­o Bentancur al 25’ della ripresa 2 Andrea Pirlo, 41 anni, prima stagione alla guida della Juventus 3 Cristiano Ronaldo, 36 anni, esulta dopo la doppietta al Crotone
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