Ottmar Hitzfeld
me la squadra di Flick è fra le favorite per la vittoria finale. Insieme a Manchester City, Liverpool e Psg».
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Lazio ha attaccanti veloci, bravi a giocare in profondità. Sono le caratteristiche peggiori per la difesa del Bayern? «Flick fa giocare i suoi con il baricentro molto alto. Fanno il fuorigioco a centrocampo. Ma non penso che i bavaresi si facciano impensierire. Giocheranno con lo stesso atteggiamento tattico di sempre».
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è un pericolo ignorare i punti di forza della Lazio? «Un pericolo, sì, e lo dimostrano le prestazioni dei biancocelesti contro il Dortmund e i precedenti fra club italiani e tedeschi. Resta però un rischio calcolato. Il Bayern ha giocato così anche contro il Barcellona, con il Psg, con il Lione e con l’Atletico Madrid. Non è una squadra che si fa impensierire dalle qualità altrui, pensano a mettere in mostra i propri punti di forza».
Müller, Pavard, Gnabry, Douglas Costa, Tolisso... Quanto pesano le assenze del Bayern? «Tantissimo. Soprattutto quella di Müller. Lui è uno che ha sempre fame, ha sempre voglia di far bene. Ed è importante anche dal punto di vista tattico. Lega il centrocampo con l’attacco, è un giocatore fondamentale non solo per leadership ma per qualità e mentalità. Non è un caso che sia ancora lui uno dei migliori di questa squadra: benché abbia vinto il triplete per la seconda volta in carriera, oltre al Mondiale con la Germania nel 2014, è ancora uno dei giocatori più ambiziosi.
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Altri, magari più giovani, sono in leggero calo perché dopo aver conquistato tutti questi titoli è umano calare. Thomas però è un trascinatore, uno che non abbassa mai la guardia. Detto questo ritengo che il Bayern sia comunque costruito molto bene. Può far bene nonostante le assenze».
Lewandowski e Immobile sono i due migliori numeri 9 al mondo?
«Sono eccezionali, ma non so se sono i migliori. Immobile in Germania non ha fatto male come molti dicono. Sarà una sfida fra due grandissimi attaccanti, completi, affamati. Ma penso che la loro qualità stia proprio nel fatto che non pensano a loro stessi, ma più alla squadra. Quando hai attaccanti che non sono egocentrici e sono pronti al sacrificio è un grande vantaggio.
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E sia Immobile sia Lewandowski sono lottatori veri».
3Sarà
l’occasione per Klose di tornare a Roma. Che cosa si aspetta da lui come allenatore? «Miro ha fatto la storia del calcio tedesco e mondiale, è sempre stato molto intelligente. Già da giocatore sapeva leggere bene le partite, sono convinto che possa crescere parecchio e fare tanta strada da allenatore. Miro è un bel personaggio, ha carisma, ha esperienza, ha intelligenza calcistica ed è un ragazzo attento agli altri. Ha davvero tutte le carte in regola per farsi notare da allenatore come ha fatto da calciatore. Gli auguro di fare bene e di togliersi tante soddisfazioni».
Flick fa giocare i suoi molto alti: è un pericolo, ma non cambierà
3’26”
● Ha il record di aver vinto la Coppa Campioni alla guida di due squadre diverse ma della stessa nazione (Dortmund e Bayern). Ben 25 trofei vinti. Al Mondiale del 2014 guidò la Svizzera fino agli ottavi.
Klose? Ha tutto per fare una grande carriera da allenatore