M5S, Di Battista ora è fuori La class action degli espulsi Insulti alla Meloni Sospeso “a tempo” il docente di Siena
● Lo aveva annunciato e l’ha fatto. Mentre una parte dei parlamentari espulsi minaccia una «class action» (si tratta di cinque senatori tra quelli che si sono discostati dall’indicazione del M5S, votando “no” alla fiducia al governo Draghi), e avvia una raccolta di deleghe per un ricorso collettivo in Tribunale contro le espulsioni, Alessandro Di Battista si chiama fuori dal Movimento. L’ex deputato e “battitore libero” dei pentastellati, paladino delle battaglie storiche, non ha più la “tessera” del M5S. E si va verso un accordo tra espulsi e Idv per la cessione del simbolo, che al Senato serve per creare una componente nel gruppo Misto. Un nuovo gruppo di “dissidenti” è in arrivo anche alla Camera. Intanto, i veti incrociati nella nuova maggioranza bloccano la nomina dei sottosegretari. Palazzo Chigi lavora per chiudere oggi o domani. Oltre la metà saranno donne.
Sospensione dalle funzioni per tre mesi (insegnamento e stipendio). È la proposta di sanzione formulata dal rettore dell’Università di Siena, Luigi Frati, al Collegio di disciplina nei confronti di Giovanni Gozzini, ordinario di Storia Contemporanea, per le offese all’indirizzo della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso di una trasmissione dell’emittente fiorentina Controradio. Nel frattempo il rettore ha già «sospeso cautelativamente dall’attività didattica» il docente. L’organismo interno all’Ateneo si riunirà a giorni per valutare la sanzione proposta dal rettore ed emettere il suo verdetto.