Luna Rossa dopo la festa in cantiere per migliorare
Prada Cup va in archivio (forse per sempre, non verrà ripetuta in ogni caso, sia che vinca Luna Rossa si che vinca New Zealand) con un bagno di champagne nel cuore del porto turistico di Auckland, in pieno Villaggio dell’America’s Cup a meno di 200 metri dalla base del Team Kiwi. Poi una festa nel piazzale della base di Luna Rossa per tutto il team, con amici e famiglie, per chiudere la parentesi della Prada Cup e aprire quella della Coppa America. «Bisogna continuare a ragionare da squadra, mettendo da parte i singoli questo è quello che è riuscito a fare Luna Rossa in questa sfida. Tutti lo hanno fatto», racconta Vasco Vascotto, tattico di mille battaglie, già varie campagne di Coppa America alle spalle. E su questo punterà la barca italiana nella sfida difficilissima contro Team New Zealand a partire dalla prossima settimana (prime quattro regate sabato 6 e domenica 7). In queste ore sono iniziati i lavori per migliorare le prestazioni della Luna in vista della sfida più difficile. Nuove vele e nuovi foil arrivati dall’Italia. Piccoli ritocchi prima di scegliere la configurazione “giusta” per la Coppa, quella che non potrà essere più cambiata per tutta la serie al meglio delle 13 regate. «E poi tanto allenamento e tante prove di prepartenza, siamo convinti di poter migliorare ancora da quel punto di vista», spiega lo skipper Max Sirena. «La velocità delle barche oggi? Credo che sia impossibile rispondere alla domanda. L’ultimo confronto con loro risale a metà dicembre e non erano lenti. Noi da quelle regate delle World Series siamo molto cresciuti, ma anche loro certamente sono molto diversi da allora. Si scoprirà nelle prime regate. Noi faremo di tutto per farci trovare pronti per quella sfida...».