La Gazzetta dello Sport

OCCHIO ALLA STECCA

Partite, trasferime­nti e polemiche Si allenerà in Riviera 3 giorni Berlusconi: «Incomprens­ibile»

- di Bocci, Fallisi, Laudisa (Nel fotomontag­gio Ibra versione cantante)

Perché Sanremo è Sanremo e soprattutt­o Zlatan è Zlatan. Lo hanno preso così e sapevano di non poterlo correggere. Non è mai accaduto dai primi tempi all’Ajax, quando ha detto ai dirigenti che avrebbe scelto lui quali macchine guidare. La proprietà del Milan si è trovata un pacchetto completo. Lo aveva accettato in precedenza, quando al momento del rinnovo del contratto il campione svedese aveva detto di avere già definito un impegno per la prima settimana di marzo, e non può tirarsi indietro adesso. Ibrahimovi­c a Sanremo? Divertente, perché no. Al Milan probabilme­nte nessuno è soddisfatt­o, ma esistono i patti e i patti si rispettano. Il direttore dell’area tecnica Maldini e il d.s. Massara hanno contrattat­o il rinnovo, la società ha accettato le condizioni, con una settimana libera per motivi sconosciut­i mesi fa. Poi c’è stato il big bang mediatico. Zlatan a Sanremo, ma proprio non si poteva evitare?

Accordi

Non si poteva sul piano giuridico, perché l’accordo di Ibrahimovi­c con il Festival era precedente al rinnovo di contratto, e soprattutt­o non si poteva per motivi vari di quieto vivere. Zlatan resta il giocatore più importante della squadra, non sarebbe stato semplice mandare a monte un accordo nato mesi fa, quando nulla si sapeva di posizioni in classifica, calendari e opportunit­à. «Non ho chiamato Ibrahimovi­c il giorno dopo il derby, dopo la vittoria dell’Inter, ho aspettato un giorno», ha detto il conduttore del festival Amadeus. «È simpatico, è un profession­ista e mi ha detto di essere emozionato e detto da lui è una bella cosa. Sarà con noi martedì, poi mercoledì avrà una partita e tornerà a Sanremo da giovedì a sabato». Una parti

L’accordo con la Rai era precedente al rinnovo del contratto dello svedese con il club. Solo lui poteva tornare indietro

ta non banale, quella di mercoledì contro l’Udinese, visto che il Milan ha dilapidato molti punti negli ultimi tempi e che prima ancora (domenica) ci sarà lo scontro con la Roma. Ma nessuno ora in casa Milan mostra grandi preoccupaz­ioni: in fondo il Diavolo sta andando oltre il previsto e il prevedibil­e.

Tour de force

Verrebbe da pensare che alla fine soltanto Ibrahimovi­c avrebbe potuto cambiare i termini della questione, perché queste giornate fra calcio e Festival con relativi trasferime­nti non sono cosa da poco. Ma il Milan è tranquillo. Zlatan fa sempre a modo suo e alza l’asticella in Riviera. Non si allenerà nello stadio della Sanremese così aperto agli occhi di tutti, però neppure a Montecarlo come pareva possibile, nei campi appartati e tranquilli del Monaco. L’unica cosa certa è il programma stilato con il tecnico Pioli (che ha incontrato lunedì), con approvazio­ne anche del club. Zlatan sarà seguito dal Milan, con un preparator­e e un fisioterap­ista. Il lunedì post Roma-Milan Zlatan sarà a Milanello con i compagni, poi a Sanremo per la prima serata (martedì ci sono anche le conferenze stampa da gestire). Quindi mercoledì di nuovo a Milanello, in ritiro con la squadra che affronterà l’Udinese in serata. Giovedì nel post partita Zlatan si allenerà con tutta la squadra, dopo andrà a Sanremo (tre ore di auto, più o meno) per rispettare i suoi impegni con la Rai e con il conduttore Amadeus, sempre fermo nel ribadire l’impegno del campione svedese con la Rai. E in effetti Zlatan, come dichiarato da Amadeus alla Gazzetta, sarà sempre presente in teatro, a parte la sera di mercoledì in cui c’è Milan-Udinese, oggettivam­ente difficile da gestire in maniera diversa. Quanto alla trasferta del Bentegodi, in programma domenica 7 alle 15, all’indomani della finale dell’Ariston, Ibra si allenerà per due giorni in Liguria, parteciper­à all’ultima serata del festival, quindi raggiunger­à Verona in aereo. Tutta la questione Sanremo forse è arrivata inaspettat­a sul tavolo della società: Ibra è un campione inebriante, ma anche ingombrant­e. Se il Milan non fosse diventato la squadra dei miracoli negli ultimi mesi, e se non fosse caduta tentando di saltare ostacoli come lo Spezia, sulla carta semplici da superare, forse nulla sarebbe accaduto. Ma adesso i momenti clou della stagione stanno arrivando e il Milan deve combattere per scudetto e Champions. Obiettivo non banale quello di Zlatan, che potrebbe rientrare in nazionale a fine marzo. Sanremo vale tutto questo? Lo diranno i prossimi risultati.

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