LE RAGAZZE DEL GOL ALL’EUROPEO L’ITALIA NE FA 12 E CRESCE ANCORA
L’ITALIA ROSA È UNA POTENZA SEGNA 12 GOL E VA A EURO ‘22
Travolge Israele e fa un altro grande passo dopo i quarti al Mondiale 2019 E i successi non sono solo sul campo Dal 2015, +95% tra le tesserate U15
Talismano Franchi. Lo stadio di Firenze ha fatto da vetrina alla qualificazione europea con un travolgente 12-0 a Israele. Era finita in trionfo anche l’8 giugno 2018 sull’erba fiorentina a Campo di Marte, allora strappammo il pass per il Mondiale di Francia 2019. Che ha spalancato le porte del calcio femminile al grande pubblico grazie ai quarti di finale ottenuti a sorpresa dopo un’assenza di vent’anni dal Gotha planetario. Una cifra esemplificativa, 7,23 milioni: il record di spettatori medi per Italia-Brasile trasmessa su Rai 1. Un ciclo vincente iniziato nell’agosto 2017 quando Milena Bertolini venne chiamata a sostituire Antonio Cabrini alla guida della Nazionale. La c.t. è stata un difensore in campo ma in panchina è una bomber di razza. Perché ha idee innovative. Non lavora per moduli ma per principi di gioco: difendere attaccando e incessanti movimenti senza palla. E poi crede nelle giovani. Si è visto ieri: esordio di Lucia Di Guglielmo e primo gol in azzurro di Arianna Caruso.
Il passato è vicino
Questa crescita affonda le radici nella gestione Tavecchio, quando l’allora presidente federale ha accolto le proposte dell’Assocalciatori che spingevano per inserire l’obbligo per i club professionistici di tenere una under 12 femminile e la possibilità di acquisire il titolo sportivo di una società femminile dilettantistica. La prima a farlo è stata la Fiorentina nel 2016, l’hanno seguita Juventus Milan e tanti altri. Oggi 8 delle 12 squadre femminili di Serie A e 4 delle 14 di B sono direttamente legate a un club professionistico maschile. Rispetto al 2015, le tesserate sono cresciute del 41%, le Under 15 addirittura del 95%. Nel 2018, fondamentale è stato il passaggio sotto l’ala federale dei maggiori campionati: oggi Serie A, B e Primavera sono organizzati dalla Figc, oltre Coppa Italia e Supercoppa. Nella stessa stagione è entrato Sky a trasmettere le partite clou di campionato. Come la famosa Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019 all’Allianz Stadium: record di spettatori (39.027 ) e di telespettatori (342.628). Il Mondiale di Francia ha segnato l’apogeo tecnico, frutto del grande lavoro quotidiano negli uffici e nei campetti dei centri federali. Nel settembre 2019 in seno alla Figc è nata la Divisione Calcio Femminile presieduta da Ludovica Mantovani. Nel giugno 2020 un assegno sul futuro economico lo ha emesso la delibera del professionismo femminile dalla stagione 2022-23.
La visione sul futuro
«La Fig continuerà a investire molto nel calcio femminile – ha detto ieri un raggiante presidente Gravina –. Rappresenta un volano eccezionale per l’intero movimento». Pochi giorni fa ha visto la luce la strategia di sviluppo 2021-2025, in cinque priorità: visibilità; partecipazione; club e competizioni; squadre azionali; commerciale. Katia Serra, consigliera della Divisione Calcio Femminile, sul futuro ha idee chiare: «Il professionismo sarà una tappa importantissima per la crescita del movimento, la cui sostenibilità dovrà passare dall’accesso alla mutualità della legge Melandri, in parole povere ai soldi che saranno distribuiti alle varie leghe. Altrettanto basilare è che il femminile sia visto come un’opportunità di lavoro da tutti i professionisti disposti a condividere il loro know-how». Lo dice anche l’ultimo slogan federale: «Il nostro domani è ora».
Crediamo che il calcio femminile possa piacere a tutti anche per il livello qualitativo
L’Europeo significa crescere ancora, per le ragazze sarà una esperienza di altissimo livello
Milena Bertolini c.t. dell’Italia