La Gazzetta dello Sport

«Una gara rovinata, chissà in 11 contro 11... A Madrid si può fare»

«Sui contrasti non c’è uniformità, abbiamo arbitri che non hanno mai giocato... Ilicic? Nessun caso»

- di Marco Guidi

HA DETTO

Il rosso non c’era, Romero stava coprendo. Grande partita, possiamo qualificar­ci

Rafael Toloi

Non è un risultato proibitivo, ci consente di andare a Madrid a giocare la nostra partita

Luis Muriel

Più che delusione, c’è rabbia. La sensazione di aver subito un’ingiustizi­a, ma soprattutt­o di essere stati privati della possibilit­à di giocarsela ad armi pari. Non giriamoci troppo attorno, Gian Piero Gasperini avrebbe voluto gustarsi questo primo confronto con il Real in undici contro undici e invece, dopo appena 18’, l’Atalanta si è ritrovata in dieci per un episodio, pure discutibil­e. «Magari poi avremmo perso lo stesso, ma resta l’amarezza di una partita rovinata da una decisione eccessiva», attacca l’allenatore della Dea. Il rosso a Freuler fa discutere e il Gasp a un certo punto non resiste a dire la sua. «Quello che è successo ha del clamoroso. Sui fuorigioco non c’è più discussion­e, sui falli di mano abbiamo trovato una quadra dopo i disastri dello scorso anno, restano i contrasti su cui bisogna capirci. E il Var, che nessuno sa spiegare senza confusione quando interviene e quando no». Che intende Gasperini? «Oggi si vuole togliere ogni forma di contrasto e questo è il suicidio del calcio. Non possiamo avere arbitri che non hanno mai giocato a calcio e non distinguon­o tra contrasto e fallo. Non aggiungo altro, se no la Uefa mi squalifica per due mesi».

Qualificaz­ione

Insomma, l’arbitro Stieler non è molto piaciuto al Gasp, per usare un eufemismo. Alla sua Atalanta, invece, ha ben poco da rimprovera­re. «In undici contro undici sarebbe stata una partita diversa, più aperta, più bella – spiega il tecnico -. Dopo abbiamo dovuto fare una gara difensiva. E abbiamo fatto anche bene, ma non è bastato». Il muro nerazzurro è caduto sul colpo meno atteso. Un tiro da fuori di un terzino, col piede sbagliato. «Un gol quasi casuale – sorride amaramente Gasperini -. Eravamo anche usciti velocement­e in pressing su Mendy, che è mancino e calcia di destro, non certo la sua specialità. Si vede che doveva andare così...». Gasperini però non si arrende: «La qualificaz­ione? Siamo nelle condizioni migliori. Basta vincere a Madrid, senza stare lì a fare calcoli».

Ilicic e Zapata

Chiuso in fretta e furia anche il presunto caso Ilicic, prima subentrato a Muriel e poi sostituito a sua volta nel finale con Malinovsky­i. Lo sloveno è uscito dall’altro lato del campo, prendendo direttamen­te la via degli spogliatoi, a testa bassa. «Ma no – ribatte il tecnico -, nulla di strano e nessun problema con Josip: avevo solo bisogno di proteggere il risultato con un giocatore più fisico. Lo 0-0, anche per come si era evoluta la partita, era un buonissimo punteggio e andava difeso». Ironia della sorte, il gol è arrivato proprio sul corner dopo il cambio. Ma sono tante le cose andate storte in una serata decisament­e poco fortunata. Come il problema muscolare di Duvan Zapata: «Speriamo e crediamo sia solo una contrattur­a», dice il Gasp.

Voglia di riscatto

Sulla stessa linea capitan Toloi. «Per me Freuler non era mai da rosso – dice il brasiliano -. Romero in copertura poteva intervenir­e. Ma al di là di questo episodio, abbiamo giocato una grande partita e siamo vivi, nonostante quel gol». Si può ribaltare il risultato? «Siamo forti e lo possiamo fare», ribatte Toloi. Di certo il 16 marzo a Valdedebas si tornerà undici contro undici. «Con l’uomo in meno per me è stata dura – ammette Luis Muriel, rimasto per lunghi tratti da solo a combattere con tutta la difesa spagnola -. Devi aiutare sempre la squadra con i ripiegamen­ti e le poche volte che ti arriva la palla ti manca l’ossigeno per fare la giocata giusta». Matteo Pessina si è almeno preso la soddisfazi­one di scambiare la maglia con Kroos, uno dei suoi idoli. «Un sogno affrontarl­o». Al ritorno, dovrà riuscire a strappargl­i anche un biglietto per i quarti.

 ?? AP ?? Delusione Gian Piero Gasperini, 63 anni, e Duvan Zapata, 29, uscito nel primo tempo per infortunio
AP Delusione Gian Piero Gasperini, 63 anni, e Duvan Zapata, 29, uscito nel primo tempo per infortunio

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