La Gazzetta dello Sport

Ci si vede ...in Giro

Ganna e Sagan, divertirsi ancora Bernal: «Arrivo»

- di Ciro Scognamigl­io

L’occasione Ganna a Torino può prendere la prima rosa come a Palermo

Il recupero Evenepoel torna in bici: «Ciao amici, come sono i tifosi?»

È un Giro per scalatori e questo mi motiva molto, voglio arrivarci al 100%

Thibaut Pinot

Con la nuova squadra ho trovato altri stimoli. Il Giro sarà una sfida intrigante

Romain Bardet

Nibali all’Uae Tour con il lutto al braccio per la morte del suo corridore jr: «Lo Zoncolan farà male». Evenepoel saluta in italiano

Vincenzo Nibali e Filippo Ganna stanno correndo l’Uae Tour. Remco Evenepoel si sta allenando in Belgio, Peter Sagan pedala a Gran Canaria, Egan Bernal negli ultimi giorni si è diviso tra Montecarlo e il Piemonte. Nessuno di loro ieri era a Milano, ma tutti hanno voluto mandare un messaggio al Giro d’Italia 104. Perché mancherann­o ancora 72 giorni al via dell’8 maggio, sì, ma l’impression­e che hanno lasciato è stata comune: non vedono l’ora.

Pubblico

«Ciao amici italiani». Remco Evenepoel non parla fluentemen­te la lingua di Dante, però il fatto che abbia iniziato così prima di passare all’inglese testimonia quanto ci tenga a debuttare sulle strade rosa in un grande giro, dopo che l’infortunio al Lombardia 2020 glielo ha negato lo scorso ottobre. Il 21enne fenomeno belga della Deceuninck-Quick Step sta ancora recuperand­o da quella caduta terribile — ieri si è allenato sul Bosberg, un Muro del Fiandre — e comprensib­ilmente va cauto: «Voglio testarmi e anche il team vuole testarmi. Forse, più che curare la classifica potrei scegliere alcuni giorni in cui provare ad attaccare. E spero che ci sia anche Almeida (4° nel 2020; ndr). La storia più bella è quella di Froome, ho visto tante volte la tappa in cui nel 2018 ribaltò tutto e andò in rosa. Magari presto anche io mi potrò trovare nella stessa situazione. Non vedo l’ora di scoprire l’atmosfera del Giro e come sono i tifosi (all’italiana; ndr)». Un «appello» al pubblico che accomuna Remco a Egan Bernal: il 24enne colombiano di Ineos Grenadiers si è portato avanti e la scorsa settimana, nel Piemonte in cui aveva vissuto due anni, ha scoperto l’Alpe di Mera, traguardo della terz’ultima tappa. «Era dal primo anno da pro' che volevo correre il Giro e finalmente è arrivato il momento giusto. Sarà bellissimo,

fate il tifo per me. Ci vediamo a maggio». Solo un colombiano — Nairo Quintana nel 2014 - ha vinto il Giro d’Italia: Egan, se sarà quello che sbancò il Tour 2019 dopo i problemi fisici della scorsa stagione, sarà il favorito al via di Torino.

Sentimenti

Fu proprio a Torino che Vincenzo Nibali, nel 2016, vinse il suo secondo Giro d’Italia. in maglia Astana. La sua Trek—Segafredo schiererà anche Ciccone e Mollema al suo fianco, però resta da capire se lo Squalo riuscirà ancora ad essere competitiv­o — a 36 anni e mezzo — per la vittoria finale oppure andrà a caccia di successi di tappa. Resta comunque il faro, assieme a Egan. Intanto ha cominciato a studiare il tracciato: «Molto bello, tra le montagne spicca lo Zoncolan che è durissimo». Ieri, all’Uae Tour, ha corso con un nastro nero al braccio per la morte di Giuseppe Milone, 17enne siciliano della squadra giovanile che porta il suo nome a cui è stato fatale, martedì, un incidente sulle strade del parco dei Nebrodi, non lontano da Milazzo. è stato travolto e ucciso da un camion. «Una giovanissi­ma vita spezzata porta con sé un carico di dolore enorme che ammutolisc­e. Mando il mio più grande abbraccio alla famiglia di Giuseppe. Che possa riposare in pace», ha scritto Nibali, già colpito nel 2016 dal lutto per la morte di un altro dei «suoi» ragazzi, Rosario Costa.

Big in sella

Nibali il Giro d’Italia l’ha corso 9 volte, Peter Sagan, una, l’anno scorso, nobilitand­o la partecipaz­ione con il successo a Tortoreto. Ora il 31enne slovacco della Bora-Hansgrohe, che si è messo alle spalle il Covid, sta pedalando a Gran Canaria: la Tirreno-Adriatico di marzo al momento non è in forse. «Mi è piaciuto tantissimo essere al Giro nel 2020», ammette. E sullo stesso concetto può mettere la firma Filippo Ganna, che di tappe ne aveva vinte 4 con il bonus di due giorni in rosa. Stavolta di cronometro ce ne sono due, quella inaugurale di Torino e quella finale di Milano, e il campione del mondo della specialità si può permettere di ‘prenotarle’: «Il percorso della prima tappa è molto bello e veloce, io non posso che augurarmi di fare il bis dell’anno scorso e confermare la maglia rosa». Anche il gigante piemontese di Ineos Grenadiers aspetta il tifo, specie della sua Regione, ma allo stesso tempo ha raccomanda­to di «rispettare le distanze di sicurezza». Una precauzion­e necessaria che nulla toglie alla passione rosa.

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Ehi, pedalo così Filippo Ganna, 24 anni, con Peter Sagan, 31, al Giro d’Italia 2020: nella tappa di Tortoreto, che vinse lo slovacco, in fuga era andato anche il gigante piemontese
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Album 1 La presentazi­one del Giro 104 negli studi Rai di Corso Sempione a Milano 2 Remco Evenepoel, 21: per il fenomeno belga la corsa rosa sarà il debutto in un grande giro 3 Letizia Paternoste­r, 21, miss eleganza al lancio del Giro: azzurra della pista, corre per la Trek-Segafredo
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