La Gazzetta dello Sport

Semplici inizia bene Stroppa in caduta Il Crotone cambia?

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CROTONE (3-4-2-1) Cordaz; Magallan, Golemic, Luperto; Rispoli (dal 19’ s.t. Reca), Molina (dal 39’ p.t. Eduardo), Vulic (dal 20’ p.t. Zanellato), P. Pereira; Ounas, Messias; Di Carmine (dal 19’ s.t. Simy) PANCHINA: Festa, Crespi, Cuomo, Rojas, D’Aprile, Marrone, Petriccion­e, Riviere. ALLENATORE: Stroppa ESPULSI nessuno AMMONITI Di Carmine e Magallan per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO: medio 52,2 m POSSESSO PALLA 55,2%

CAGLIARI (3-5-2) Cragno; Ceppitelli, Godin, Rugani; Nandez, Marin, Duncan (dal 20’ s.t. Deiola), Nainggolan, Lykogianni­s; Pavoletti (dal 20’ s.t. Simeone), Joao Pedro (dal 32’ s.t. Asamoah). PANCHINA: Aresti, Vicario, Tripaldell­i, Klavan, Calabresi, Zappa, Walukiewic­z, Pereiro, Cerri. ALLENATORE: Semplici ESPULSI Lykogianni­s al 30’ s.t. per doppia ammonizion­e (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Ceppitelli, Rugani per gioco scorretto.

CAMBI DI SISTEMA: dal 31’ s.t. 3-5-1 BARICENTRO: basso 48 m POSSESSO PALLA 44,8%

ARBITRO: Fabbri di Ravenna NOTE: Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 2-0. Angoli 7-4. Recuperi: 4’ p.t. 3’ s.t.

IL NUMERO Dopo 3 mesi e 16 partite, il Cagliari torna al successo: i calabresi cercano un nuovo tecnico

a vittoria di Leonardo. Perché è il nome di Semplici, che ha preso in mano il Cagliari, e di Pavoletti che ieri lo ha rilanciato alla sua maniera: gol di testa. Con l’autostima a mille si è avventato su una respinta in area e ha pure provocato il rigore che Joao Pedro ha trasformat­o portando a 12 il bottino. I sudamerica­ni che in Europa, oltre a lui, hanno fatto 30 gol in questi due campionati sono Messi, Suarez e Muriel. Chapeau.

LLungo digiuno

Il Cagliari manda all’inferno il Crotone nel giorno della centesima partita in A e forse anche Giovanni Stroppa, a secco di vittorie dal 17 gennaio e con sei sconfitte di fila sul groppone. Il tecnico della promozione sembra al capolinea. I dirigenti Vrenna e Ursino da ieri sera stanno riflettend­o e hanno avviato il casting. Sentendo pure Christian Bucchi che ha però rifiutato. Si vocifera pure di clima pesante in spogliatoi­o.

È qui la festa

Il Cagliari non prendeva i tre punti dal 7 novembre, 16 partite senza gioire e un rapporto logorato col tecnico Eusebio Di Francesco al quale saranno fischiate le orecchie quando Pavoletti, che lui non faceva giocare, è salito sopra Luperto dopo 11’ della ripresa e ha esultato. Semplici, alla centesima panchina in A, col suo classico 35-2 è ripartito da lui, dal bomber livornese, ha escluso anche un altro pretoriano del DiFra, il giovane Zappa e ha chiesto ai suoi di mettere tanti cross, quel che per l’ex tecnico non era proprio un mantra. Il Cagliari ha eseguito, ha messo più filtro e muscoli nel centrocamp­o a cinque, dove Nandez, Duncan, insolito equilibrat­ore in mezzo e Marin si sono dannati l’anima, facendo anche i terzini e Nainggolan è uscito forte nella ripresa, segno di buona tenuta fisica, perché nel primo aveva perso troppi contrasti e palloni.

Rammarico

Il Crotone deve rammaricar­si perché è partito forte sfruttando la verve dell’algerino Ounas, l’ex che qui sembra un altro. Sfreccia a mille, sgomma, riparte, fa ammonire ed espellere gli avversari (vedi l’ingenuo Lykogianni­s). Prende pure un palo. Serve altro? Il problema sono gli altri perché se Di Carmine va a far la guerra con Godin formato Atletico Madrid è difficile che ne esca vincitore e se Messias perde lo spirito della prima parte (a Cagliari il 25 ottobre il primo gol in A) è difficile spuntarla. Anche perché la linea a tre dei sardi ha concesso poco o nulla. Grazie pure alla perfezione e alla pulizia negli interventi di Ceppitelli che dopo 2’ beccava il giallo e, quindi, non era facile. Stroppa, rispetto alla Juve,è tornato a tre, ma la sua linea ha ballato nella ripresa, dopo aver annullato Joao Pedro nella prima parte. Le distrazion­i e le leggerezze in A si pagano. E si pagano pure gli infortuni. Dopo 20’ Vulic, ma soprattutt­o dopo 39’ Molina, fin lì il migliore con Ounas. Di Carmine ha stretto i denti dopo un duro contrasto con Duncan. I cambi, poca qualità, non gli hanno dato la svolta e il cerino è rimasto solo nelle mani di Ounas. Nelle ultime 15 partite la squadra calabrese ha preso gol, mentre il Cagliari per la prima volta nel 2021 no. Grazie alla compattezz­a, alle cose... semplici, la speranza a cui aggrappars­i per compiere un’impresa. Ieri, a fine partita, ha radunato tutti i suoi abbracciat­i in mezzo al campo. A una squadra cui la qualità dei singoli non manca serve soprattutt­o questo per tenere la Sardegna in A. 2’57”

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ANSA L’abbraccio Leonardo Pavoletti, 32 anni, festeggiat­o dai suoi compagni dopo il primo gol del Cagliari, secondo stagionale in 21 presenze per il centravant­i ●C>OTONE

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