Folorunsho, il timbro del deb La rivelazione è della Reggina
ichael Folorunsho esulta mimando la maschera con la mano sinistra sul viso, mentre con la destra spara. La maschera, però, l’ha abbassata da un po’. Tra i segreti della Reggina che corre c’è questo italo-nigeriano di proprietà del Napoli ma nato a Roma e passato per le giovanili della Lazio, che al primo anno di Serie B sta andando alla grande. Ancora meglio da trequartista, posizione che Baroni gli ha cucito addosso col passaggio al 4-23-1. Quello di sabato a Ferrara è stato il sesto gol in campionato, che lo ha portato ai piedi del podio dei centrocampisti più volte a segno, a - 2 da Mancosu (che è rigorista) e a -1 da Gargiulo e Valoti. Nessuno dei tre, però, può dirsi esordiente in questa categoria, e allora ecco l’altra classifica, quella dei cannonieri “deb” più giovani: più del ‘98 Folorunsho ha segnato solo il coetaneo Mazzocchi della Reggiana, che però di professione è un attaccante.
Napoli alla finestra
Folorunsho, in Serie B, era stato a un passo dall’arrivarci da solo, con il Bari, squadra con cui era arrivato in finale playoff in prestito dal Napoli, che adesso lo osserva interessato e che aveva deciso di acquistare il suo cartellino nell’estate del 2019 dopo un’altra stagione super, sempre in C, con la Virtus Francavilla. Stessi colori, il bianco e l’azzurro, del Napoli e della Lazio che lo prese per l’Under 17 dai dilettanti del Savio. La Lazio, Michael se l’è tatuata: Di Canio come idolo, ma Baroni come allenatore che sta contribuendo alla sua esplosione. Undici partite di fila senza saltare un minuto, prima del cambio all’83’ nella gara del Mazza. Un gol e un assist: il suo dovere lo aveva già fatto.