Carpi e Fermana un festival horror: sbagliati 4 rigori!
Neglia ne tira uno alto e uno lo para Pozzi E Ginestra a 42 anni respinge gli altri due
Più che il Guinness dei primati per i 4 rigori falliti, due per parte, è meglio scomodare un film dell’orrore per raccontare quello che hanno combinato Carpi e Fermana. Lo 0-0 alla fine ha scontentato tutti, mantenendo nella corsa salvezza i marchigiani a +1 sulla squadra di Pochesci, che non vince da 7 giornate. Ma in pochi si ricorderanno il nulla di fatto, perché sui libri di storia ci finiranno i quattro penalty falliti, record per il calcio italiano.
I protagonisti
Un poker che ha due grandi protagonisti, nel bene e nel male, entrambi della Fermana: l’attaccante Samuele Neglia e il portiere Paolo Ginestra. Dietro la lavagna è finito Neglia con due esecuzioni da dimenticare. L’attaccante fino a ieri aveva trasformato 4 rigori su 5 (fermato solo da Poluzzi del Südtirol) e ha aperto il festival horror alla mezz’ora, dopo il contatto Pozzi-Cognigni, sparando di un metro sopra la traversa. La correzione tattica di Pochesci (da 3-5-2 a 3-4-1-2 con De Sena per Ercolani) non ha riacceso il Carpi, per lunghi tratti in balia della squadra di Cornacchini, che in contropiede si è vista assegnare un secondo rigore a inizio ripresa (Fofana sembra però prendere la palla e non D’Anna). Ma ancora Neglia si è fatto ipnotizzare dal classe 2000 Pozzi (il titolare Rossini è ingessato), al primo rigore parato fra i pro. Un doppio scampato pericolo che ha dato coraggio al Carpi, mettendo sotto i riflettori l’altro protagonista di giornata, questa volta nel bene, il 42enne Ginestra (candeline spente a San Valenche aveva già detto di no a 4 tiratori su 8 rigori assegnati contro la Fermana, ipnotizzando Murano (Perugia), Jefferson (Padova), Polidori (Imolese) e Mokulu (Ravenna). Il portiere si è superato dopo che la gara era cambiata per il secondo giallo a Manetta, reo di aver letteralmente svestito Sabotic in area. Dal dischetto De Cenco ha concluso centrale, trovando le gambe di Ginestra. Ma il vero capolavoro Ginestra se l’è tenuto per i 5’ finali, con un balzo sulla sua destra sul quarto rigore di Ferretti, dopo che Rossoni aveva steso Bellini. «Parare 6 rigori su 10 in un campionato è incredibile e voglio condividere la gioia con mio figlio Tommaso e la mia compagna Elisa» ha raccontato Ginestra, già in B con AlbinoLeffe e Parma e a Fermo dal 2017, commentando lo 0-0 più pazzo del mondo.