La Gazzetta dello Sport

L’Asl ha vietato il viaggio Ma la Lega non rinvia

I granata non possono partire per Roma. In campo solo i biancocele­sti. Sarà il replay di Juve-Napoli

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ono soltanto due le certezze con le quali si è chiuso un lunghissim­o lunedì, fatto di incontri, riunioni fiume, telefonate fino a tarda serata e scambi di documenti tra la Lega Calcio di Serie A, l’Asl Città di Torino, il Torino, la Lazio, coinvolgen­do anche la Regione Piemonte. La prima è che Lazio-Torino oggi alle 18.30 allo stadio Olimpico di Roma non si giocherà. La seconda è che la partita slitterà ad aprile. Le modalità con le quali si arriverà a questa conclusion­e, però, sono ancora da scrivere: è da vedere se questa mattina la Lega di Serie A comunicher­à, ma appare ormai improbabil­e, il rinvio della partita o se invece sarà la giustizia sportiva in seconda battuta a stabilirlo, come pare certo.

Suna richiesta di chiariment­i. A metà giornata il dipartimen­to Prevenzion­e dell’Asl risponde con una comunicazi­one di cortesia, inoltrata anche ai club, nella quale ribadisce la posizione già espressa alla Gazzetta: il Torino resta in quarantena domiciliar­e fino alla mezzanotte di oggi. «Per il gruppo squadra del Torino vale un’ordinanza di quarantena domiciliar­e fino alle 24 di martedì (oggi, ndr), per la presenza di variante inglese, altamente contagiosa - ripetono le autorità sanitarie -. L’Asl non entra nelle modalità di svolgiment­o delle partite ma prende decisioni legate alla tutela della salute pubblica». Ancora più esplicito è il commento di Carlo Picco, il direttore generale dell’Asl: «Il dipartimen­to di Prevenzion­e conferma che la quarantena scade martedì (oggi, ndr) alle 24: riunire la squadra è impossibil­e». Il Torino ieri pomeriggio ha svolto un altro giro di tamponi (in mattinata i risultati), e non può che osservare l’obbligo di legge: di conseguenz­a, non ha potuto partire per Roma. Resta in quarantena: qualunque sarà la decisione della Lega, alle 18.30 all’Olimpico non ci sarà.

Le due vie della Lega

Ieri l’agenda di lavoro in Lega è stata riempita da diverse riunioni per stabilire verso quale direzione orientare la scelta. Restano due gli scenari possibili. Il primo e più probabile indica di seguire la strada intrapresa per Juve-Napoli del 4 ottobre 2020: la partita non sarà rinviata, il Toro non potrà presentars­i avendola persa a tavolino. Il club granata avanzerà poi un ricorso che sarà accolto dalla

Da martedì 23 febbraio l’Asl Città di Torino ha accertato che il Filadelfia è stato investito da un focolaio da Covid-19 con variante inglese. Il bilancio è fino ad oggi di 15 positivi: 8 calciatori (tra cui Baselli e Linetty), il medico sociale Daniele Mozzone, un dirigente e 5 familiari. Alcuni di loro sono sintomatic­i, uno tra i contatti stretti ha delle manifestaz­ioni non lievi: è ricoverato. Dal 23 al 28 febbraio l’Asl aveva chiuso il Filadelfia, sospendend­o gli allenament­i poi ripresi domenica solo in forma individual­e, e messo tutto il gruppo squadra in quarantena. Che durerà fino alla mezzanotte di oggi, salvo l’insorgere di ulteriori casi di positività che potrebbero allungare il provvedime­nto. Rinviata al 17 marzo Torino-Sassuolo.

●Le principali tappe della vicenda. 18 febbraio

Il Torino scopre di avere i primi due calciatori positivi al Covid-19, che poi diventano tre la mattina del 20 con la positività di Linetty.

23 febbraio

La situazione precipita: l’Asl certifica un focolaio al Filadelfia. Ci sono altri tre calciatori positivi più due dello staff. Il gruppo squadra finisce in quarantena domiciliar­e per 7 giorni. 26 febbraio

Il bilancio sale a 10 positivi: TorinoSass­uolo è rinviata al 17 marzo. giustizia sportiva, come accadde per il Napoli davanti al Collegio di garanzia del Coni, con l’effetto che Lazio-Torino si giocherà ad aprile. Il secondo solo ipotetico scenario prevede che la Lega acquisirà il caso Juve-Napoli come un elemento che ha fatto giurisprud­enza, decidendo di comunicare in mattinata il rinvio ad aprile (possibile il 7 se la Lazio uscirà dalla Champions). Escluso lo slittament­o a domani, ipotesi ventilata ieri ma scartata. Sull’orientamen­to del rinvio ieri ha posto l’accento il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, intervenut­o a La politica nel pallone su Gr Parlamento: «È ovvio che per noi la partita si debba giocare, ma se la Asl ha un atteggiame­nto estremamen­te duro e restrittiv­o dobbiamo valutare in consideraz­ione, purtroppo, della decisione del collegio di garanzia del Coni che ahimé sul caso Juve-Napoli ha creato un precedente di giurisprud­enza». 3’45’’

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