«Rossi qui tornerà felice. Morbidelli è un artista»
Razali : «Tratto per continuare con Yamaha altri 5 anni». Valentino: «Podi e vittorie il mio obiettivo»
All’inizio Marquez non sarà al massimo, ma dopo un po’ dovremo fare i conti con lui
A Rossi cambiare aria, anche se la moto è la stessa, può fare bene, me lo aspetto veloce
iciamolo, fa effetto vedere Valentino Rossi con una tuta non di un team ufficiale. Per trovare l’ultima volta bisogna risalire al 2001, secondo anno in classe regina, quello del primo titolo in 500, quando indossava i colori della Honda Nastro Azzurro. E però, quella tonalità di azzurro dello sponsor Petronas che si sposa alla perfezione con il suo storico giallo, sembra proiettare Rossi all’indietro negli anni. «Ho visto un Valentino entusiasta, per lui è un nuovo inizio e in questa squadra troverà un ambiente molto diverso,
Ddove il rapporto tra le persone è un punto di forza. Meccanici felici vuol dire piloti felici — lo accoglie il team director, Johan Stigefelt —. Questo non vuole dire che avrà meno pressione, perché lui è il primo che cerca la prestazione e nella sua testa c’è sempre la parola vincere».
Che coppia sarà?
A 42 anni e 25 stagioni alle spalle, l’avventura di Rossi riparte da quel Sepang Racing Team che nel 2020 si è preso sulle spalle le sorti della Yamaha, 6 vittorie sulle 7 totali di Iwata, con Franco Morbidelli e Fabio Quartararo a dividersi salomonicamente il bottino e l’italobrasiliano 2° alle spalle di Joan Mir. Franky&Vale, la nuova coppia che inevitabilmente attira la luce dei riflettori, tra il carisma di Rossi («Non vedo l’ora, voglio lottare per podi e vittorie»), la crescita esponenziale di Morbidelli («La squadra è di livello altissimo, ma quello che mi piace di più è la sua gente») e la profonda amicizia che lega i due che, se incanalata nella giusta direzione, potrebbe permettere al team malese di togliersi parecchie soddisfazioni. «Valentino può portare stabilità, per questo lo abbiamo voluto — spiega Razlan Razali, l’ex a.d. del circuito di Sepang oggi team principal —. Quanto a Franky, lo scorso anno tutta l’enfasi era su Quartararo, ma lui si è preparato bene, i risultati si sono visti e adesso anche la Yamaha gli dà molto valore. La situazione economica non ci ha permesso di dargli una moto ufficiale, ma mi è stato promesso che anche lui avrà degli sviluppi. Morbidelli è un artista, e la sua arte la esprime sulle due ruote. Mi piace molto parlare con lui, ha una bella visione della vita, non ha paura di parlare delle diversità, ma poi in pista è di quei piloti 2’57” molto aggressivi».
Vogliamo la Yamaha
Tra quattro giorni i due scenderanno in pista a Losail per i primi test, ma intanto negli uffici si parla del futuro. «Abbiamo iniziato a discutere in dicembre di estendere il contratto per i prossimi 5 anni — rivela Razali —. C’è una bozza, l’idea è trovare un accordo per maggio-giugno, vogliamo continuare con la Yamaha. La Suzuki? Non nego che abbiamo parlato con altri, ma la nostra decisione dipende anche da cosa vuole fare la Petronas. Quella che dovrà cambiare è la velocità di ricevere sviluppi, su questo dovremo lavorare meglio assieme. E poi non voglio più sentire parlare di noi come team satellite o partner. Odio quelle due parole».