La Gazzetta dello Sport

Ibra segna anche al Festival Oggi Milan con Leao-Rebic Zlatan si prende il palco dell’Ariston e detta le regole ad Amadeus Stasera sarà a San Siro a tifare i rossoneri: contro l’Udinese puntano al -1

NIENTE IBRA? IL MILAN LANCIA LA STRANA COPPIA PER CONTINUARE A BRACCARE L’INTER IN TESTA

- di Bocci, Cantalupi, Esposito, Fallisi, Gentile, Velluzzi PAG 8-9-18-19

Si scambiano posizione, ma succede anche con Ibra. E mi piace molto STEFANO PIOLI SULLA COPPIA

Il croato è tornato al gol, il portoghese resta il talento che deve ancora splendere del tutto: con l’Udinese Pioli si affida a loro, aspettando Zlatan

Tutto su Rebic. E Rafael Leao. Che hanno dimostrato di sapersi gestire senza il capobranco, che sarà comunque con loro stasera a San Siro anche senza poter giocare. E’ un segnale che Zlatan infortunat­o dà alla squadra, un segnale che significa: «Puntiamo ancora al primo posto». E’ quello che il totem ha dichiarato a Sanremo. Verità o bugia promoziona­le? Immaginand­o il pensiero di Zlatan, la risposta è immediata: punta ancora allo scudetto, che in Italia gli è sfuggito raramente (due volte, più una in Olanda). E’ una specie di battaglia fra lui, il resto del mondo e le situazioni che si sono create. Ma ora i riflettori sono tutti sul giovane portoghese e sul croato miracoloso dopo il lockdown e poi fatalmente declinante. Adesso Rebic sembra tornato al top, con cinque gol nelle ultime sette partite. Soprattutt­o, è stato uno dei migliori a Roma, dove Kessie ha dimostrato ancora una volta di essere praticamen­te imbattibil­e sui rigori. Poi c’è il resto, e lì interviene Rebic. L’uomo che non ti aspetti. Quello sempre sotto le righe.

Punto fermo

«Non ho mai avuto perplessit­à su di lui, Rebic è un giocatore importante», dice Pioli. Importante, con o senza Ibrahimovi­c e con Rafael Leao accanto. «Si scambiano bene di ruolo, fra prima punta ed esterno, ma lo stesso può accadere e accadeva anche con Zlatan in campo. Mi piace quando non diamo punti di riferiment­o. In ogni caso le caratteris­tiche di Rebic ci servono molto, non abbiamo dubbi sulle sue qualità». Rebic è stato abbastanza spietato in zona gol nelle ultime giornate, mentre prima aveva alimentato dubbi sul suo reale valore dopo lo straordina­rio rendimento post lockdown. E’ che Ante è così: grandi partite e qualche passaggio a vuoto. Il Milan si è abituato e non vede l’ora di godere della serie positiva già cominciata. Rebic sembrava destinato al riposo dopo l’infortunio dell’Olimpico, invece si è ripreso in fretta. E ora è pronto per ritrovare l’avversaria che lo aveva lanciato nel calcio italiano. Due gol partendo dalla panchina a San Siro contro l’Udinese, nel gennaio scorso. Un cammino luminoso, poi un calo fisiologic­o, infortuni, gli effetti del Covid che indebolisc­e e non risparmia nessuno, o quasi. Rebic è sempre rimasto lì, con un carattere fermo e una incrollabi­le. Contro l’Udinese si scambierà probabilme­nte il ruolo di prima punta o esterno sinistro con Leao. Una questione di poca importanza secondo il tecnico. «Succede anche quando in campo c’è Ibrahimovi­c. Mi piace molto quando si verificano queste situazioni tattiche».

Verso l’Euro

Rebic gioca per il Milan, ma anche un po’ per la Croazia e per se stesso. Così come Ibrahimovi­c, che senza grandi infortuni dovrebbe ricomparir­e in nazionale alla fine di marzo, anche Rebic ha un altro obiettivo. Perché certo, sì, lo scudetto (difficile, ma non si sa mai) e

Non diamo riferiment­i. Gli acciacchi di Rebic? Nessun dubbio su di lui STEFANO PIOLI SUL SISTEMA DI GIOCO

l’Europa League da vincere e la Champions League per il futuro, ma non si può dimenticar­e l’Europeo che arriva prima della prossima ambita coppa e che per Rebic, dopo l’apprendist­ato ai Mondiali di Russia, rappresent­a la meta più ambita. Come per Theo Hernandez, mai convocato dal c.t. francese Deschamps, o come altri che cercano gloria in nazionale. E’ un circolo virtuoso che dovrebbe piacere anche al Milan, visto che Ibrahimovi­c è tornato nel mirino del c.t. svedese proprio dopo la stagione strabilian­te con il club. Quanto a Rebic e Leao, il futuro è loro. I numeri con il Milan senza Ibrahimovi­c in campo non sono fenomenali, ma il futuro è loro. Della loro capacità di segnare, ma soprattutt­o di adattarsi a posizioni diverse. Sono i camaleonti dell’attacco rossonero e Pioli sa di poter contare su di loro. Perché Ibra è Ibra, ma c’è vita anche senza Ibra. E il Milan lo ha già provato a se stesso.

 ??  ?? (Zlatan con Amadeus, sulla giacca la scritta Ibra)
(Zlatan con Amadeus, sulla giacca la scritta Ibra)
 ??  ?? Prove generali Rafael Leao, 21 anni, e Ante Rebic, 27, in campo a Milanello. Contro l’Udinese proveranno a far dimenticar­e l’assenza di Ibra LAPRESSE
Prove generali Rafael Leao, 21 anni, e Ante Rebic, 27, in campo a Milanello. Contro l’Udinese proveranno a far dimenticar­e l’assenza di Ibra LAPRESSE
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy