La Gazzetta dello Sport

«Diavolo, credi allo scudetto: il gioco è super Rafa, che istinto»

Il doppio ex: «Guai a fare calcoli e pensare alla zona Champions, i rossoneri sono gli unici a poter sorpassare l’Inter»

- di Marco Fallisi

Milan-Udinese, per Alberto Zaccheroni, non è mai stata una partita banale. Tre stagioni in Friuli condite da gol, spettacolo e un terzo posto grazie al quale si guadagnò la chiamata di Berlusconi, e tre anni indimentic­abili al Diavolo, griffati con uno degli scudetti più imprevedib­ili della storia rossonera. Milan-Udinese non sarà banale neanche questa sera: in ballo ci sono punti preziosi per la corsa scudetto e – lato B – per un posto in Champions da difendere.

3Zaccheron­i, il Milan a Roma ha ripreso a correre. Ma per che cosa deve correre davvero? «Per un solo obiettivo: vincere il campionato. Solo se punti al massimo potrai mantenere le posizioni di vetta. Guai a fare calcoli, a quello si potrà pensare a 2-3 giornate dalla fine. Ora conta vincerle tutte».

3Sembrano parole di Pioli... «Che infatti sta facendo un grande lavoro. L’entusiasmo si alimenta affacciand­osi avanti, non guardandos­i alle spalle. Anche perché il Milan ha qualcosa in più di tutte le altre, Inter compresa».

3Cosa?

«La qualità di gioco: quando riescono a muoversi in trenta metri della metà campo avversaria, sono un bel vedere.Il Milan non è la squadra migliore, ma è quella che gioca meglio. Ha trovato la quadra prima e meglio delle altre, è su questa certezza che deve costruire».

3 Stasera però mancherà Ibrahimovi­c, e non sarà l’unica partita da giocare senza il leader. Che Milan si aspetta? «Ibra è magico, insostitui­bile. Ma Pioli ha plasmato un gruppo che funziona anche senza di lui. Bisognerà cercare di più la profondità, affidarsi all’istinto di

Leao e sfruttare la spinta di Theo».

3Meglio Leao che Rebic da centravant­i, quindi?

«Seguo Rebic da quando era all’Eintracht: per fare la differenza deve avere un riferiment­o in mezzo all’area».

3A proposito di zone centrali, Tonali continua a faticare. Quando arrivò al Milan lei disse: «Si sono assicurati il top player del centrocamp­o dei prossimi 10 anni». Ne è ancora convinto?

«Certo. Dove lo trovi un altro che fa entrambe le fasi, ha tempi di gioco, sa lanciare e andare alla conclusion­e? Per ora è come se avesse il freno a mano tirato, la maglia del Milan pesa più di qualunque altra. Ma, fossi Pioli, Tonali me lo coccolerei, magari senza fargli leggere le pagelle dei giornali... (ride, ndr). Crescerà e riuscirà a imporsi».

3La gestione di Romagnoli e Tomori sarà un problema? «No, avere giocatori forti è sempre una risorsa. Dico solo che in questo momento è difficile tenere fuori Tomori se sta bene: è aggressivo, difende e attacca, ha personalit­à».

3Le insidie dell’Udinese? «Squadra fisica e di qualità. Se avessero un vero uomo gol lotterebbe­ro per le coppe».

3Per il Milan le coppe possono pesare?

«Aiutano a rafforzare la mentalità vincente di un gruppo. Il Milan ha la rosa più giovane della A, di che cosa dovrebbe avere paura?».

3Di perdere terreno alle spalle dell’Inter, ad esempio?

«Non direi proprio. Fermare l’Inter è difficile, ma oggi se c’è una squadra che può portarle via il titolo è il Milan».

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AP Uno scudetto Alberto Zaccheroni, 67 anni, al Milan vinse il campionato ‘99

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