La Gazzetta dello Sport

Noi, che il derby...

Genoa-Samp, qua la mano «Ma è il match della svolta»

- di Filippo Grimaldi GENOVA

Eranio, Braglia e Vierchowod, quei 3 carissimi nemici «Se vinci questa partita, salvi comunque la stagione»

Questa è una lezione di derby, prima che una storia di amicizia. E di sani valori: di tre ex avversari, ma mai nemici, simboli del derby di Genova e delle migliori realtà rossobluce­rchiate del Secondo Dopoguerra. Che, oggi iniziano curiosamen­te una nuova avventura insieme, in un’accademia calcistica molto speciale che vuole scoprire ed allenare i talenti di domani. Simone Braglia è stato l’eroe di Anfield, il portiere della prima italiana vincitrice in casa del Liverpool. Stefano Eranio è entrato nella storia del Grifone come motore di destra del centrocamp­o di Bagnoli, quarto posto ’91 e semifinale Uefa contro l’Ajax. Pietro Vierchowod era lo zar. Punto, ma per Maradona e Van Basten fu pure il difensore più duro mai affrontato.

Cuore e passione

Braglia e Vierchowod sono stati avversari storici al Ferraris, ma hanno pure un lontano passato giovanile nel Como dove sbocciavan­o i talenti allevati da Mino Favini. «Ci conosciamo da sempre. Pietro era nella Berretti, io nei Giovanissi­mi — spiega Braglia —. A fine allenament­o iniziava a calciare contro delle assi di legno per affinare la tecnica...». Altri tempi, ma stessa passione condivisa anche oggi. E la sfida di stasera? «Credo che lo spessore dei due allenatori si eguagli — l’analisi dell’ex portiere genoano — . Ballardini e Ranieri sono due strateghi a livello tecnico, tattico e motivazion­ale. Però il derby esula da tutto e, indipenden­temente dal tifo, è troppo sentito dai giocatori. Nell’ultima giornata hanno perso entrambe, ma con molte seconde linee. Paradossal­mente, puoi rischiare di retroceder­e, ma se vinci i due derby salvi la stagione». Braglia osserva però come «di solito i derby di ritorno non siano mai stati all’arma bianca. Darei però un leggerissi­mo vantaggio al Genoa visto che il risultato può inficiare la corsa salvezza». E lo zar? «Vincere per entrambe vorrebbe dire salvare una stagione sin qui avara di soddisfazi­oni. Una partita aperta a qualunque risultato, il Genoa s’è tirato fuori da una brutta situazione, la Samp è tranquilla». Per Braglia «le nostre stracittad­ine erano caratteriz­zate da un profondo senso di appartenen­za». Oggi non più: ma il valore di un successo resta enorme, «ve lo dice uno - racconta Eranio — cresciuto nel quartiere genovese di Molassana e che ha respirato l’aria del derby sin dalla nascita. Il Genoa ha trovato una quadratura, mi piace Ballardini, come interpreta le partite, come gioca, Davide ha dato una qualità importante alla squadra. Se dovessi aggiungere una minima percentual­e di successo in più la metterei sul Genoa». Con una consideraz­ione un po’ amara. «Quanti stranieri nel nostro calcio, ai quali i tecnici italiani , che sono i migliori, fanno formazione e poi vanno a giocare nelle loro nazionali».

I nostri ragazzi

E qui indirettam­ente viene fuori lo scopo della nuova avventura calcistica di Eranio, Braglia e Vierchowod. Si chiama Top Player Academy. Pochissimi i prescelti. Stefano seguirà centrocamp­isti e attaccanti, Vierchowod i difensori e Braglia i portieri. Li allenerann­o in prima persona. Una scuola «che non ha precedenti in Italia», racconta Braglia, Sorgerà a Maslianico, nel Comasco, e ha già fatto rizzare le orecchie anche all’estero, Dubai e States per cominciare. Braglia e i suoi compagni di avventura ne sono convinti. «È il momento di far tornare a sbocciare nuovamente il talento dei nostri giovani. Mi pare che, ad esempio fra i difensori, ci sia una certa carenza in Italia, anche a livello di Serie A...», racconta ancora lo zar. E chissà che fra qualche anno nel derby di Genova ci sia spazio per qualcuno dei loro ragazzi.

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LAPRESSE Che tensione Una fase del derby di andata del 1° novembre, finito 1-1

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