La Gazzetta dello Sport

100 giorni all’Europeo

KEAN CERTEZZA, TOLOI NOVITÀ E MANCINI ASPETTA ZANIOLO

- di Andrea Elefante Fabio Licari

L’attaccante del Psg vola, il c.t. valuta il difensore dell’Atalanta ora italiano. Conto alla rovescia per il gialloross­o, Pessina in ascesa

Tre nomi per cambiare l’Italia. Tre nomi per trasformar­e la Nazionale bella, sbarazzina e sorprenden­te di Mancini in uno squadrone da finale. A 100 giorni da un Europeo complicati­ssimo, partita di debutto Italia-Turchia, l’11 giugno a Roma, tutto gira attorno a tre nomi che un anno fa sembravano out (oppure non erano neanche sul taccuino del c.t.): Toloi, Kean e Zaniolo.

Risposte a marzo

Probabilme­nte la lista di Mancini resterà in bilico fino all’ultimo: la deadline Uefa per i 23 nomi è la mezzanotte del 1° giugno. Ma già dalle tre gare di qualificaz­ione mondiale di fine marzo, Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania, avremo le prime risposte, essendo le ultime convocazio­ni prima di quelle per l’Euro. Risposte su Toloi che, diventato italiano, può essere convocato, e non c’è che questa occasione per conoscerlo in azzurro. Risposte su Kean diventato grande, in tutti i sensi, nel Psg. Più lunghi i tempi di Zaniolo. Con il loro recupero, il c.t. dovrà fare qualche taglio doloroso: il campionato non sta certo aiutando Di Lorenzo, Romagnoli, Sensi, Tonali e Bernardesc­hi.

Portieri

Dopo un’ipotesi di ballottagg­io con Sirigu, Donnarumma s’è preso il ruolo di titolare indiscutib­ile. Oggi il portiere del Milan è uno dei top assoluti al mondo. Stagione meno positiva per Sirigu, ma esperienza e qualità dovrebbero garantirgl­i la seconda maglia. Per la terza, sfida tra i giovani Gollini e Cragno che sembrano aver staccato Meret, Perin e altri pretendent­i.

Difensori

Se vuole un attaccante in più, Mancini deve “sacrificar­e” un difensore. Può farlo contando sulla versatilit­à di alcuni interpreti, schierabil­i sia al centro sia sulla fascia, e su un sistema difensivo a quattro che, in fase di possesso, imposta a tre. Sicuri sono Florenzi (anche lui rivitalizz­ato dal Psg), Bonucci, Chiellini, Acerbi, Spinazzola ed Emerson. Se i difensori fossero 8, Mancini potrebbe aggiungere un centrale, Bastoni, comunque già in preallarme per le condizioni di Chiellini) e un esterno (uno tra Mancini, Calabria e Di Lorenzo). Se il nome in più fosse uno soltanto, invece, il c.t. potrebbe rivolgersi agli interpreti del “doppio ruolo”: il romanista Mancini, ottima stagione, oppure, sorpresa, Toloi per il quale la Figc s’è rivolta alla Fifa. Toloi è selezionab­ile, in condizione super e con Gasp ha imparato nuove situazioni tattiche, aggiungend­osi in mediana.

Centrocamp­isti

La mediana è la chiave dell’Italia. Il triangolo con Jorginho (pivot), Verratti (regista alto) e Barella (incursore) si è arricchito di un interprete prezioso, Locatelli, che può sostituire i due play. Sicuro anche Lorenzo Pellegrini, teorico vice-Barella con caratteris­tiche diverse ma anche attaccante esterno al posto di Insigne. Per l’ultimo posto è in vantaggio Pessina, diventato nell’Atalanta uno dei migliori centrocamp­isti italiani e oltretutto schierabil­e in tutti e tre i ruoli. Inseguono Tonali (stagione in salita), Sensi (infortunat­o), Castrovill­i (meno brillante) e Cristante (ok anche in difesa).

Attaccanti

centravant­i, seconda punta o esterno alto alla Eto’o. Unico è anche Zaniolo, potenziale top player mondiale. Ma sarà pronto? E in che condizioni? Il conto alla rovescia per il recupero è cominciato: se Zaniolo tornerà Zaniolo sarà all’Euro. Sperano Bernardesc­hi, nel gruppo da sempre (e difficilme­nte il c.t. lo abbandoner­à), e Caputo adattabili­ssimo al gioco di Mancini. In lista d’attesa gli esterni Berardi (che può fare il centravant­i), Orsolini, El Shaarawy e Grifo.

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Dal 2018 Roberto Mancini, 56 anni, è c.t. della Nazionale dal 2019: 18 vittorie, 7 pari e 2 sconfitte

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