Il City è una meraviglia Poker al Wolverhampton Sono 21 vittorie di fila
Mahrez scatenato, doppietta di Gabriel Jesus nel finale, Pep prepara il derby a +15
C’è un’immagine di questo 4-1 del Manchester City sul Wolverhampton, successo numero 21 di fila della banda di Guardiola, che vale come spot di una squadra portatrice del miglior calcio del momento. Succede a metà primo tempo, quando Sterling perde un pallone in modo banale e scatta come una molla, all’indietro per recuperarlo. L’attaccante inglese divora quaranta metri, compie la sua missione e torna all’assalto. Il Manchester City è questo. Un’applicazione feroce dei principi del suo maestro. Pressing altissimo anche al 90’, quando le gambe potrebbero essere di marmo. Il Wolverhampton, capace di pareggiare dopo un’ora con il primo tiro in porta della sua serata, dopo aver chiuso i 45’ iniziali con tutti zero nelle caselle – conclusioni, angoli, pericoli -, viene schiantato dal rullo compressore del City. Il 2-1 all’80’ diventa 4-1 al 93’. Bisogna solo alzarsi in piedi e applaudire, anche di fronte alla tv di casa: chi ama questo sport non può restare indifferente di fronte allo spettacolo che i leader della Premier hanno in cartellone dalla fine di novembre.
Record e derby
Ventuno successi di fila. Ventotto gare senza incassare sconfitte, nuovo record del club. Spiattellano questi numeri a Guardiola di fronte alle telecamere, ma la sua risposta è: «United». Già. Domenica c’è il derby e potrebbe mettere la parola fine al discorso titolo. Stasera, impegnata sul campo del Crystal Palace, la banda di Solskjaer potrebbe riportarsi da – 15 a – 12.
Un divario enorme, ma Guardiola non vuole mollare la presa. Non bluffa: lui è così ed è la sua forza. Il City è a sua immagine e somiglianza. Il primo tempo contro il Wolverhampton, reduce da cinque match senza k.o., è imbarazzante. Si gioca a una porta. La stranezza è che ci scappi solo un gol, anzi un’autorete: la firma è di Dendoncker, che si allunga per anticipare Sterling sul cross di Mahrez, autentico mattatore della serata. Il Wolverhampton è soffocato. Finisce sempre sott’acqua. I muscoli da rugbista di Traoré – sarebbe interessante conoscere il barbiere dello spagnolo – restano inoperosi. Il City domina anche se De Bruyne non ha ancora il motore al top e Jesus è inesistente: a un certo punto ti chiedi se sia sceso in campo.
I gol
La ripresa è nel segno del primo tempo. Rui Patricio è bravissimo sulla rasoiata di De Bruyne e concede il bis sull’assalto di Mahrez. All’improvviso, l’1-1. Punizione per i Wolves: tocco delizioso di Moutinho, capocciata di Coady che si lancia in un urlo liberatorio. Non segnava dall’aprile 2018. La reazione del City è impressionante. Jesus sbaglia due volte, Sterling sfiora il gol di tacco e poi colpisce il palo esterno. Il Wolves pensa di aver superato la burrasca, ma una splendida azione MahrezWalker permette a Jesus di riscattarsi: la botta del brasiliano è imprendibile. Entra Gundogan. Il City non molla e al 90’ ecco il 3-1, firmato da Mahrez, a furor di popolo Man of the Match. Il Wolverhampton è al tappeto e al 93’ c’è il 4-1 di Jesus, con la benedizione della VAR che nel finale del primo tempo aveva annullato il 2-0 di Laporte. Grande calcio. Grande City. Grandissimo Guardiola.