La Gazzetta dello Sport

Elezioni, coppa, salari: i tre fronti del Barcellona

Ieri il presidente dimissiona­rio Bartomeu è stato rilasciato ma resta indagato per corruzione, oggi Koeman deve ribaltare il 2-0 col Siviglia

- di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Il Barçagate, la semifinale di coppa col Siviglia, le elezioni, l’ulteriore riduzione del tetto salariale. Nel mondo blaugrana non mancano gli argomenti interessan­ti. Prendete ieri mattina: alle 9 al Camp Nou iniziava il secondo dei tre dibattiti elettorali in programma tra Victor Font, Toni Freixa e Joan Laporta che domenica si batteranno nelle elezioni del nuovo presidente del Barça. Più o meno alla stessa ora il presidente dimissiona­rio, Josep Maria Bartomeu veniva trasportat­o su un blindato della polizia dal commissari­ato di Les Corts all’aula del tribunale dove l’attendeva il giudice che si occupa dello scandalo noto come Barçagate. Bartomeu si è avvalso della facoltà di non rispondere e verso l’ora di pranzo è stato rilasciato dopo un fermo di poco più di 24 ore, con annessa notte in commissari­ato. L’indagine continua e Bartomeu resta indagato con l’accusa di falso amministra­tivo e corruzione. Lo stesso vale per il suo braccio destro Jaume Masferrer, mentre i due dirigenti del club Oscar Grau e Romà Gomez Ponti sono stati prosciolti.

La remuntada

Mentre Bartomeu tornava a casa Ronald Koeman parlava con i giornalist­i cercando di concentrar­si sulla semifinale di Copa del Rey contro il Siviglia in programma stasera al Camp Nou: il Barça deve rimontare il 2-0 rimediato il 10 febbraio al Sanchez Pizjuan. «Niente è impossibil­e. Il risultato dell’andata è difficile da rimontare però quanto successo sabato ci dà qualche speranza». Sabato sempre a Siviglia il Barcellona ha vinto 2-0, in Liga. «Nelle tre partite che abbiamo giocato quest’anno col Siviglia abbiamo creato più di loro, dobbiamo solo cercare di essere efficaci». Koeman ha dovuto parlare anche di altre situazioni, e di due persone in particolar­e: Bartomeu e Xavi, il presidente che l’ha portato al Barça e l’allenatore che potrebbe sostituirl­o. «Mi dispiace molto per Bartomeu, per me è sempre stato una persona eccezional­e. Certo che quanto è successo non è positivo per l’immagine del club, però si parla di cose successe prima del mio arrivo, non so cosa dire. Xavi? Non mi preoccupa. Ho un altro anno di contratto, sono felice di essere qui e che sia per un anno o per cinque m’impegnerò sempre al massimo. Domenica ci sarà un nuovo presidente e indicherà la strada che vuole prendere».

Salari dimezzati

Sempre ieri la Liga ha pubblicato i tetti salariali delle sue 20 squadre. Il Barcellona rispetto al rilevament­o del settembre scorso deve calare ancora, da 382,7 a 347 milioni di euro. Alla fine dell’estate del 2019, un anno e mezzo fa, la Liga aveva fissato il salary cap del Barça in 671,4 milioni di euro, quasi il doppio. Messi è avvisato. E sì, per questo Barça i problemi sembrano non finire mai.

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Candidati Joan Laporta, Victor Font e Toni Freixa: chi sarà presidente?

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