La Gazzetta dello Sport

CR767 COME PELÉ

Morata sblocca dopo oltre un’ora, Chiesa firma il raddoppio Poi diventa una notte storica per Cristiano

- di Andrea Masala

OCCHIO PIRLO, IN EUROPA SERVE DI PIÙ

Chiamiamol­o CR767, aggancia Pelé in extremis tra i cannonieri di tutti i tempi. Magnifico, eccezional­e: Ronaldo eguaglia i numeri di O Rei, sarà un 2 marzo da ricordare. Per il resto, la Juve farà meglio a incartare in fretta i tre punti e a trovare nuove risorse, se davvero vorrà realizzare la rimonta su Inter e Milan. Vanno riconosciu­ti i meriti dello Spezia, che anche ieri a Torino ha mostrato un calcio propositiv­o. La lezione d’Italiano continua, non deve essere vanificata dal 30 chiuso proprio da Ronaldo: il coro spezzino piace, ma paga il divario di valori individual­i. I bianconeri ieri sono apparsi un’orchestra fuori registro per un’ora, poi l’hanno spuntata più che altro con gli assoli. Alla Signora è bastato un cambio d’abito, et voilà, ha fatto colpo. Pirlo ha sbloccato una farraginos­a esibizione con due riserve d’oro: assist di Bernardesc­hi per Morata. Le attenuanti non mancano: una distinta piena di giovani, diversi reduci da infortuni, gli impegni a ripetizion­e. Occorre però un salto di qualità e resta un dubbio: approfitta­re che la rivale di turno si scopra può rivelare estrema praticità. Ma attenzione a non esagerare: in Europa, a lungo andare è un atteggiame­nto che paga poco o niente. Al di là dei record e del tre numero perfetto, Juve, si può dare di più, anche al terzo posto. Anche perché le altre stelle non stanno soltanto a guardare o a cantare. Come il Milan senza Ibrahimovi­c, per esempio. Nello spezzatino di metà settimana, tutto può fare spettacolo. Dopo il debutto a Sanremo, Zlatan, ancora una volta leader non giocatore, stasera a San Siro non tollererà stonature. Quando tornerà in campo, Ibra vorrà ritrovare un Milan ancora in lotta per lo scudetto. Oggi, contro un’Udinese con 24 punti in meno, sarebbe la tipica occasione per andare avanti. Con tutto il rispetto per i friulani, mai come stavolta non per modo di dire: nelle ultime cinque giornate soltanto Conte, con i suoi 15, ha raccolto più punti di Gotti, a quota 10 con tre vittorie e un pareggio. È quindi un serio test per i rossoneri, che hanno bisogno di immediate conferme per mantenere la distanza di sicurezza dalla Juve e dagli altri inseguitor­i, senza mai dimenticar­e che il minimo obiettivo è la zona Champions.

Dopo il passaggio agli ottavi di Europa League, sofferto ma riuscito, c’è stata l’impennata contro la Roma in trasferta: per Pioli potrebbero essere i segnali di una definitiva ripartenza.

Ai rossoneri, comunque secondi, occorre scrollarsi di dosso le paure affiorate nell’ultimo periodo, soprattutt­o per cambiare colore a un 2021 sinora più nero che rosso.

Un anno che invece in casa Inter ha tutt’altra tonalità. Fateci caso, giusto dodici mesi fa, prima dello stop totale al calcio per la pandemia, i nerazzurri, sconfitti senza troppi riguardi dalla Juve di Sarri, si rassegnaro­no a vivere all’inseguimen­to. Ora la capolista deve gestire, se non aumentare, il vantaggio accumulato nell’ultimo strappo, senza farsi distrarre dalle voci che si rincorrono ogni giorno sulla società e sul futuro di Suning. Chiunque sia l’avversario. Domani toccherà al Parma, nel testa-coda Conte non pretenderà chissà che cosa, tipo la bellezza tanto invocata un girone fa. Una volta trovato l’assetto, Antonio dovrà mantenere una velocità di crociera che gli faccia affrontare con un rassicuran­te margine le tappe più insidiose nel finale. E pazienza se CR7 avrà superato Pelé: a lui interessan­o altri primati.

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 ??  ?? Festa bianconera L’esultanza della Juve dopo il raddoppio segnato da Chiesa nel 3-0 contro lo Spezia
Festa bianconera L’esultanza della Juve dopo il raddoppio segnato da Chiesa nel 3-0 contro lo Spezia
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