La Gazzetta dello Sport

Nicola sorride a metà «Bella la prestazion­e, peccato il risultato...»

Il tecnico: «Per la grande mole di gioco, meritavamo di più, il pari non ci soddisfa»

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uel pallone colpito di controbalz­o, di destro, cioè col suo piede meno nobile, e spedito in diagonale verso l’incrocio, è roba da cannoniere di altissimo livello. Se un gol tanto spettacola­re lo firma invece un mediano-regista che di nome fa Rolando Mandragora, l’applauso dev’essere moltiplica­to per dieci. E difatti il mondo social granata in queste ore si è speso in una infinita serie di lodi nei confronti del rinforzo di gennaio, che già domenica contro la Roma era stato il migliore in campo. Quando si dice l’acquisto azzeccato. Rolando sta disputando la sua migliore stagione in A. Terza rete in undici presenze significa aver realizzato tanto quanto nelle precedenti 71 partite. Dal 2017-18 (stagione della sua prima segnatura) Mandragora è il centrocamp­ista più giovane ad aver realizzato almeno 4 gol da fuori area.Sono ri

Qlievi statistici assai significat­ivi. Lanciato verso la convocazio­ne azzurra per l’Europeo, questo ragazzone napoletano ieri sera ha tolto il Toro da una posizione scomoda e immeritata. Era sotto di una rete, la squadra granata, firmata dal bolognese Barrow, in un contesto di netto predominio evidenziat­osi proprio sotto la porta di Skorupski, decisament­e più abile e reattivo rispetto a Milinkovic-Savic.

La prestazion­e c’è

Nella sua disamina a caldo, Davide Nicola non fa nessun accenno all’episodio sfortunato preferendo sottolinea­re come la sua formazione abbia «replicato una prestazion­e di alto livello tre giorni dopo la Roma, gara che ci aveva spremuto dal punto di vita fisico e mentale. Si vede però che la preparazio­ne è buona e quindi non c’è stato un calo atletico». Insomma, per quanto riguarda la prova generale, il tecnico torna a casa soddisfatt­o. «Lo sono poiché continuo a vedere una grande voglia di pervenire al risultato attraverso il gioco e continuo a vedere un impegno e una convinzion­e massimali. Certo in questa circostanz­a il risultato non ci soddisfa in pieno perché riteniamo he avremmo meritato di più. Però dobbiamo accettarlo visto che non sempre il risultato rispecchia i meriti espressi».

Quel mani da rigore

Nessun accenno al possibile rigore non concesso per il mani di Soumaro anche se l’episodio lascia qualche dubbio. Se proprio deve trovare delle pecche, Nicola le indica nella imprecisio­ne che la fretta ha prodotto. «Si è sbagliato qualcosa per la smania di vincere subito. Invece occorre avere pazienza, le partite puoi vincerle anche all’ultimo minuto»: l’allenatore del Toro allontana i fantasmi delle rivali per la corsa salvezza. «Dobbiamo guardare in casa nostra, se mai a due giornate dalla fine faremo un ragionamen­to su dove si trovano gli altri. Azzeriamo questa delusione, accettiamo il punto che significa pur sempre continuità di risultati, e proiettiam­oci sulla prossima sfida che sarà molto difficile». Già, lunedì all’Olimpico arriva il Napoli.

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GETTY Il tecnico granata Davide Nicola, 48 anni: 18 punti in 13 partite

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