La Gazzetta dello Sport

Diavolo, ora si fa dura Con la Lazio sarà quasi “spareggio” Champions

- di Nino Minoliti

C’è stato un momento, ieri sera, in cui dopo la sconfitta del Milan ad opera del Sassuolo, già andata in archivio per la speciale soddisfazi­one di Roberto De Zerbi, anche l’Inter, a La Spezia, e la Juve, in casa col Parma, erano sotto. Pareva, insomma, che pure gli dei del calcio si stessero divertendo a certificar­e sul campo il fulmineo aborto della Superlega. Poi i nerazzurri e i bianconeri hanno raddrizzat­o - i primi parzialmen­te, i secondi in modo completo le cose e così il “cerino” è rimasto nelle mani del povero Stefano Pioli, che adesso col suo Diavolo dovrà sudare le pene dell’inferno per condurre la navicella rossonera nel porto della sospiratis­sima Champions. In attesa di vedere cosa succederà oggi tra Roma e Atalanta e Napoli e Lazio, si ritrova infatti la Juve dei “bomber” Alex Sandro e De Ligt a un punto, senza contare che in caso di vittoria dei bergamasch­i all’Olimpico, scivolereb­be al terzo posto, dopo un campionato che sin qui lo ha visto al primo per 21 giornate e poi sempre al secondo. Del resto le difficoltà di un Milan giunto a fine stagione sulle gambe si erano già viste nella rocamboles­ca vittoria sul Genoa e la bruciante sconfitta col Sassuolo del gioiellino Giacomo Raspadori destinato ad affiancare l’altro neroverde Domenico Berardi negli incubi dei tifosi rossoneri - non ha fatto altro che confermare le grandi difficoltà sul proprio campo e, in generale, quelle di tutto il girone di ritorno, certificat­e dagli 8 punti in meno sin qui ottenuti rispetto a quello d’andata. Ancora una volta, se non vorrà veder svanire l’obiettivo proprio in vista del traguardo, Pioli dovrà sperare nel rendimento in trasferta dei suoi ragazzi, a partire dalla sfida, a questo punto decisiva, di lunedì contro la Lazio. E poi anche negli altri due scontri diretti: a Torino con la Juve e a Bergamo, nell’ultimo giorno di scuola... Quanto all’Inter, Perisic ha messo una pezza all’errore di Handanovic, che aveva lanciato lo Spezia. Come in altre occasioni recenti, non è stata un’Inter brillante quella che s’è vista all’opera, anzi, ma a questo punto sono altri i ragionamen­ti da fare: nella “peggiore” delle ipotesi, i nerazzurri questa sera avranno 9 punti di vantaggio sulla seconda, altrimenti saranno 10. Il tutto a 6 giornate dalla conclusion­e: il conto alla rovescia tricolore può proseguire, ormai si tratta soltanto di stabilire quando il mondo nerazzurro potrà liberare il proprio urlo di gioia, rimasto in gola per undici lunghi anni.

In coda, colpo del Cagliari a Udine e punti importanti per il Torino a Bologna (splendido il gol di Mandragora) e il Benevento a casa del Genoa dell’intramonta­bile Pandev, oltre naturalmen­te a quello del già citato Spezia: se la lotta Champions promette scintille, anche qui ci sono pagine da scrivere.

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Doppietta Giacomo Raspadori, 21 anni: contro il Milan ha segnato due gol

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