S Biles ANIMA E CORPO
«SUI SOCIAL LOTTO PER I PIÙ DEBOLI IN PEDANA VOGLIO STUPIRVI ANCORA»
La regina della ginnastica: «Ora dico la mia anche su argomenti delicati e mi esprimo per fare del bene a tutti. A Tokyo porterò un elemento mai eseguito da una donna»
imone Biles, dalla cucina della sua casa di Houston, ben truccata e con un golfino nero sulle spalle, è appena tornata dalla seconda seduta quotidiana di allenamento e ha voglia di raccontarsi. Quel sorriso, un marchio di fabbrica, sa di ottimismo. A poco più di tre mesi dal via dell’Olimpiade di Tokyo, dove la 24enne statunitense sarà tra le protagoniste più attese – molti la ritengono la miglior ginnasta di tutti i tempi – non nasconde programmi e ambizioni.
3Più volte, nel quadriennio successivo ai quattro ori conquistati a Rio 2016, è parsa sul punto di ritirarsi: chissà quanto le è pesato il posticipo di dodici mesi...
«In verità, una volta superato lo shock e rimasta ferma sette settimane per il lockdown, mi sono presto ripresa, fisicamente e mentalmente. Anzi, non escludo di presentarmi anche a Parigi 2024, magari solo in gare di specialità. Cecile e Laurent Landi, miei allenatori dal 2017, sono di Parigi e mi stanno già facendo un sacco di pressioni».
3 Prima, però, Tokyo: con quali prospettive?
«Sto bene, sono fiduciosa. Tutta la preparazione di questi mesi è proiettata verso quell’appuntamento, sono già super emozionata. E poi, dopo il Giappone, mi attende un lungo tour con le mie compagne che ci porterà in 36 città degli Stati Uniti. Sarà divertente, non vedo l’ora».
3 Davvero non mai ha pensato di rinunciare?
«Nelle ultime stagioni ho lavorato duramente ed era giusto insistere. Non poteva essere una quarantena o un rinvio a farmi mollare tutto».
3Cos’ha imparato durante il lungo stop?
«A tener casa pulita, sono diventata una perfezionista, quasi una maniaca. E a fare un sonnellino pomeridiano: non riesco più a rinunciarci».
3Come si svolge la sua giornata? «Mi alleno dalle 7 alle 10.30, poi faccio la doccia, un pranzo leggero con insalata di pollo o salmone, un’oretta abbondante di nanna, dalle 14 alle 17 sono di nuovo a lavorare, quindi mi dedico alla fisioterapia, faccio un’altra doccia, ceno, mi svago un po’ e vado a dormire. In media, da quando ho ripreso al 100%, sto in palestra 3234 ore alla settimana».
3Quanto è cambiata in questi cinque anni?
«Credo di essere diversa, come atleta e come donna. Sono cresciuta, maturata e sono felice di quello che sono. Adesso vivo da sola con i miei due cani, coi quali, quando posso, faccio lunghe passeggiate; ho un fidanzato grazie al quale non ho mai visto così tante partite di football (è Jonathan Owens, safety degli Houston Texans in Nfl, ndr). Soprattutto non ho più timori ad espormi, a far sentire la mia voce: sono un’atleta, ma anche una persona».
3Cosa intende?
«Fino a qualche tempo fa mai avrei utilizzato i social media per dire la mia, anche su argomenti delicati. Invece di recenme te, per esempio, mi sono schierata con il movimento Black Lives Matter o su come la nostra federazione ha fallito nel difendere i propri atleti dagli abusi sessuali perpetrati negli anni da certi allenatori».
3È soddisfatta delle relative inchieste?
«Niente affatto: in pedana, appena metti un piede di un soffio fuori posto, sei penalizzata. Qui, invece, si nasconde la polvere sotto il tappeto. E non dovrebbe essere così: certi colpevoli hanno subìto un buffetto e hanno continuato l’attività coniente fosse. Ci dovrebbero essere conseguenze ben diverse, ma mi immagino siano in arrivo».
3Perché ha cambiato atteggiamento nei confronti del mondo esterno?
«Proprio perché non sono più una ragazzina: ho capito che, da personaggio pubblico, esprimendomi, non faccio del bene solo a me stessa, al mio team e a chi mi sta vicino, ma a tutti».
3Le fa piacere, dunque, che il comitato olimpico statunitense,
in contrasto con la regola 50 del Cio, abbia permesso che ai Trials di tutte le discipline, si possa dimostrare a favore di “cause sociali”? «Assolutamente sì, è importante che la gente sappia chi c’è oltre l’atleta, quali siano le sue opinioni. Quindi la novità è più che apprezzata».
3Quattro elementi portano il suo nome: sorprenderà ancora?
«Prima dell’Olimpiade, dopo averlo già eseguito in allenamento, proverò lo Yurchenko doppio carpio al volteggio.