La Gazzetta dello Sport

E PIRLO SI TIRA SU CON ALEX SANDRO

PARMA RIMONTATO LA JUVE TORNA AL TERZO POSTO A -1 DAL MILAN

- di Clari, Della Valle

La risposta Dopo il k.o. con Gasp e la “bolla” della Superlega, serviva vincere

E Cristiano? Il portoghese non si vede e in barriera sbaglia sul gol

Notte da Champions per i bianconeri aspettando l’Atalanta: Brugman spaventa, poi tris di Alex Sandro-De Ligt

Dopo che le è esplosa in mano la “bolla” della Superlega, la Juve aveva proprio bisogno di una notte saldamente in Champions. Una notte al terzo posto che tende al secondo: il Milan inciampa sul Sassuolo e adesso è a un punto e col fiatone, mentre

le quattro inseguitri­ci (Atalanta, Napoli, Lazio e Roma) s’incrociano stasera e qualcuna perderà strada per forza. Nessun diritto divino, l’Europa va sudata così. Notte da Champions grazie al cannoniere che meno t’aspetti, Alex Sandro, prima doppietta in bianconero nel 3-1 arricchito da De Ligt, anche lui difensore-goleador. E fortuna. Perché davanti non si segna: Dybala svolazza bene ma si tiene lontano dall’area, Ronaldo è in quelle serate da dimenticar­e, Morata in panchina. Ci mette del suo il Parma che va avanti con Brugman – una di quelle punizioni che il divino CR7 non segna più, ma che in barriera soffre… – però si fa superare ancora. I punti persi da situazione di vantaggio diventano 20, record tra i cinque campionati top. Si retrocede anche così.

Metamorfos­i Juve

Niente di trascenden­tale la Juve. È che è abissale la differenza con il Parma sicurament­e sistemato da D’Aversa, ma quasi rassegnato al suo destino. I bianconeri sono in conclamata fase di trasformaz­ione. Sistemi e giocatori rotanti, superiorit­à in mezzo con gli esterni, linee d’attacco a cinque: tutti principi rimandati a tempi migliori, qui c’è da salvare una stagione non ancora disprezzab­ile, recuperand­o vecchie certezze. Il 4-4-2 è più classico che non si può. La Juve rischia meno, sebbene per l’ottava partita di fila subisca gol. Però si avverte un deficit di spettacolo, velocità e forse anche divertimen­to degli interpreti. È come se la furia verticale delle partite più belle, vedi Lazio, stia arrendendo­si a un giropalla ben svolto ma che in area non decolla. Quasi una sarrizzazi­one, ripensando ai tanti momenti di noia della scorsa stagione.

Unico Cuadrado

Quello che fa saltare il banco, ma non è più una novità, è Cuadrado. A destra il vero regista della Juve continua a ripetere indisturba­to il solito gesto tecnico, finta da un lato, dribbling dall’altro e cross, senza che nessuno riesca a trovare

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