La Gazzetta dello Sport

La Egonu vola alto Sul parquet e nella vita

- di Giorgio Specchia

Èstato calcolato che Paola Egonu schiacci il pallone da un’altezza di 3 metri e 40: 35 centimetri oltre il canestro di un campo di basket.

Vola insieme alla sua Conegliano, la squadra che vince sempre dal dicembre 2019, da 63 partite consecutiv­e, e nel 2020-2021 ha già conquistat­o Supercoppa, Coppa Italia e scudetto. Per la stagione perfetta ne manca solo una, a Verona il primo maggio: la finale di Champions League contro il Vakifbank Istanbul. Vince la squadra, sempre, ma con Paola Egonu è più facile. In gara-1 della finale scudetto, contro Novara, ha realizzato 47 punti e, record dopo record, è già diventata, a 22 anni, l’icona della nostra pallavolo femminile.

I turchi del Fenerbahce le hanno offerto addirittur­a un ingaggio da un milione di euro, ma lei resterà a Conegliano. In Italia, la sua patria, per continuare a stupirci con giocate da fenomeno. Quando schiaccia, il pallone sembra rimbalzare fuori dai palazzetti dopo aver fatto un rumore assordante. È il messaggio di Paola ai passanti: «Noi siamo qui, venite a vederci, avvicinate­vi al nostro sport». Trasmette qualcosa al di là delle vittorie (tante) e sconfitte (poche). Modella per Armani, doppiatric­e per la Disney, portabandi­era di battaglie sociali. E forse, nel prossimo futuro, portabandi­era anche dell’Italia all’Olimpiade di Tokyo. Lei ci spera, senza nasconders­i. «Sarebbe un onore grandissim­o, per me sarebbe anche la possibilit­à di portare dei messaggi alle ragazzine che iniziano il loro percorso, che vedono la loro diversità come qualcosa di negativo. Insomma, porterei solo messaggi positivi».

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