Sorpresa a Fiorano: Schumi jr gira con il Cavallino
Il tedesco, pilota dell’Academy che corre alla Haas, ha effettuato un allenamento con la vettura 2018
avevamo visto in azione sulla Ferrari a settembre e a gennaio. Ieri Mick Schumacher è tornato al volante della rossa sulla pista di Fiorano. Per il figlio del sette volte campione del mondo, reduce dai primi due GP della stagione con la Haas, è stata un’altra giornata di allenamento legata al programma giovani piloti del Cavallino. Il tedesco non ha avuto un debutto facile in F.1, finendo in testacoda in Bahrain e contro il muro a Imola mentre stava riscaldando le gomme dietro alla Safety Car. Un apprendistato
L’reso ancora più difficile dallo scarso feeling che trasmette la vettura del team americano. Ma almeno può godersi momenti migliori a Maranello, dove ormai è di casa, condividendo l’esperienza con l’inglese Callum Ilott, il russo Robert Shwartzman e il neozelandese Marcus Armstrong, gli altri allievi della Ferrari Academy. Vederlo in pista sulla SF71-H, la macchina del 2018 diventata una nave scuola per i piloti in rosso, ha ricordato i bei tempi in cui i test erano liberi e papà Michael consumava l’asfalto di Fiorano a furia di provare. Erano gli anni in cui i tifosi stavano aggrappati alle reti del circuito, sul cavalcavia della statale, per vedere girare le rosse. Mick ha già avuto modo di guidare la Ferrari SF90 del 2019 durante i test ufficiali in Bahrain di quella stagione. La sessione di ieri a Fiorano (oltre 200 km) gli è servita per prendere ulteriore confidenza con le procedure utilizzate dalla squadra e lo stesso vale per Ilott, terzo pilota del team, che ha percorso una distanza simile. Peraltro i piloti Academy sono anche impiegati al simulatore per coadiuvare i piloti titolari. Mercoledì era toccato a Carlos Sainz, compagno di squadra di Charles Leclerc, completare circa 300 km sulla SF71-H, per poi proseguire la preparazione in vista della prossima gara a Portimao (Portogallo) del 2 maggio.