La Gazzetta dello Sport

Quando conta ecco Cuadrado «Io rigorista? Sentivo fiducia»

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Primi gol in stagione, l’Inter lo stimola: «Arrivo sempre lì ma poi scelgo l’assist. Me li sono meritati»

ntonio Conte aveva visto lungo: 7 anni fa, quando mollò la Juventus all’alba della sua quarta stagione sulla panchina bianconera, tra i motivi della crisi c’era anche Juan Cuadrado, perché l’ex tecnico lo aveva chiesto (inascoltat­o) per mettere le ali alla Signora. Il riccioluto colombiano è arrivato a Torino con un anno di ritardo e non solo non se n’è più andato, ma è diventato sempre più importante per questa squadra, fino a diventare imprescind­ibile nella stagione più difficile del suo ciclo juventino. Cuadrado è stato uno dei migliori nella Juve di Pirlo e ha raggiunto il top in un pomeriggio da ultima spiaggia: senza quel rigore procurato e poi trato

Asformato nel forsennato assalto finale all’Inter, Madama avrebbe dovuto smettere in anticipo di inseguire la Champions League. Così resta difficile, ma è ancora possibile.

Rigorista a sorpresa

Juan ha lanciato l’ennesima scialuppa di salvataggi­o a un gruppo che dopo 9 scudetti è finito a inseguire il quarto posto. Si è sistemato davanti al pallone con la sicurezza di chi non ha fatto altro nella vita che spiazzare portieri dal dischetto, invece era la prima volta che ne calciava uno in A. Nessuno ha pensato per un solo istante di togliergli la scena, perché se lo meritava tutto. Era stato Cuadrado a riportare la Juve in vantaggio con un tiro da fuori (deviato da Eriksen) nel primo tempo, è stato sempre lui a costringer­e Perisic al fallo da rigo

Juan Cuadrado, 32 anni, con Federico Chiesa dopo il gol del vantaggio in chiusura di primo tempo: 4 dei suoi 5 gol contro l’Inter in carriera sono arrivati con tiri da fuori re. «Ero fiducioso perché era da tanto tempo che volevo segnare - ha raccontato -, però arrivavo sempre lì e poi cercavo di fare l’assist. Oggi ho calciato in porta e grazie a Dio è andata dentro, sono molto contento perché ci ho creduto e penso che sia stato meritato. Di rigori ne ho tirati un paio in nazionale (e l’ultimo con la Fiorentina nel 2015, in Coppa Italia, ndr), Cristiano era uscito e io ho sentito la fiducia, così mi sono proposto. E’ stata una vittoria di squadra, ci siamo sacrificat­i anche quando eravamo con un uomo in meno e abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Noi dovevamo fare il nostro e ci siamo riusciti, ora vediamo che cosa succederà».

Tuttofare

Di sicuro l’Inter fa uno strano effetto al tuttofare bianconero: è la squadra contro cui ha segnadi più in A (5 centri), e 4 delle sue 8 reti realizzate da fuori area sono arrivate contro i nerazzurri. L’ultimo bianconero a fare una doppietta all’Inter era stato Darko Kovacevic, che però di mestiere faceva l’attaccante. Cuadrado fa spesso il terzino e qualche volta l’esterno alto (come contro l’Inter), realizza pochi gol ma quasi sempre pesanti: oltre ai nerazzurri, con la Juve ha segnato al Milan e due volte nel derby. In questa stagione non aveva ancora mai fatto centro, però è stato il motore della fase offensiva bianconera, prendendo parte a 12 reti in campionato. La Juve s’aggrappa ai suoi riccioli ribelli per mantenere vive le speranze di Champions. 2’25”

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