Simone e il rinnovo: «Sono ottimista Peccato, nel primo tempo meglio noi»
●>OMA La stagione della Lazio finisce qua. Il k.o. nel derby sancisce anche matematicamente l’addio alla Champions e, con l’Europa League già in cassaforte, le ultime due partite serviranno soltanto per le statistiche. A questo punto è probabile che l’atteso vertice tra il presidente Lotito e Inzaghi per ratificare (o meno) il prolungamento contrattuale del tecnico possa essere anticipato. «Rinnovo? Io sono ottimista per natura - dice Simone Inzaghi -. Pensiamo a finire bene il campionato, poi ci vedremo». L’esito del derby non va però giù all’allenatore biancoceleste: «Nel primo tempo abbiamo giocato nettamente meglio. Però non siamo stati bravi nelle occasioni avute, la Roma è stata invece chirurgica e ci ha punito al primo tiro in porta. Mi dispiace per il derby perso, la Champions era sfumata con la sconfitta di Firenze». È comunque già tempo di bilanci. «La qualificazione in Europa League non era scontata. Ma abbiamo il dovere di crescere». Prima della partita il d.s. Tare si era mostrato fiducioso sulla permanenza dell’allenatore. «Dobbiamo solo pianificare il futuro assieme. Io sono ottimista».
I tre attaccanti hanno un secolo in tre (35, 33 e 32 anni), ma stavolta si sono dimostrati all’altezza di quelle che erano le speranze d’inizio stagione. In una parola sola: decisivi. Così, soprattutto grazie alla loro prova, José Mourinho da Londra può scrivere felice: «Complimenti alla squadra e a Fonseca». Il portoghese con la valigia ringrazia e, dopo aver dedicato la vittoria ai tifosi, lancia un messaggio chiaro al suo successore: «José sa che sono qui per aiutare lui e la Roma. Se ha bisogno di qualche consiglio, sono pronto a darglielo». Sarebbe pronto anche Dzeko, che sembra quasi reindossare la fascia quando benedice la scelta del nuovo tecnico: «Mourinho ha già portato tanto come entusiasmo, lo abbiamo visto. Roma è una piazza difficile, non potevano