La Gazzetta dello Sport

Le rossonere già in Champions Ganz: «E non è finita qui...»

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●(g.sae.) Basta lo 0-0 a Sassuolo per blindare il secondo posto che dà la prima storica qualificaz­ione alla Champions. Il tecnico Ganz: «Siamo entrati in punta di piedi, abbiamo lavorato e oggi cogliamo i frutti. E non è finita qui...». Il 30 maggio c’è la finale di Coppa Italia con la Roma.

Consideran­do Cagliari e Atalanta, saranno 24 le partite saltate da Ibrahimovi­c in stagione per infortunio: Covid-19 Adduttore sinistro Coscia sinistra Polpaccio sinistro Ginocchio sinistro

4 partite 4 partite 7 partite 6 partite 3 partite

ultimo gol rossonero della stagione resterà quello segnato a marzo sul campo della Fiorentina. Ibra potrà riprendere il conto dal prossimo campionato, con un’esultanza da bomber quarantenn­e. L’ultima gioia con la Svezia risale al diciassett­e novembre 2015, poco più di duemila giorni fa. E quasi certamente resterà l’ultima con la maglia della nazionale che Zlatan ha vestito per la prima volta il 31 gennaio 2001, e l’ultima solo poche settimane fa: a fine marzo giocò da titolare contro Georgia e Kosovo, gare di qualificaz­ione al prossimo mondiale, servendo la squadra con due assist. In mezzo c’era stata la stagione rossonera, tormentata dai problemi fisici ma di grande soddisfazi­one quando Ibra aveva potuto rispondere all’appello: 15 gol in campionato, uno in Coppa Italia, uno in Europa League. Un rendimento che aveva convinto il c.t. Andersson a

L’convocarlo dopo una lunghissim­a assenza, leader di un gruppo di giovanissi­mi talenti. Ieri Ibra e il c.t. si sono parlati di nuovo, per una comunicazi­one meno felice: è stato Zlatan a informarlo dei tempi del nuovo infortunio, che gli impedirann­o di partecipar­e all’Europeo che partirà a giungo. Ibra non è tipo che accetta di fare la comparsa e il ruolo da protagonis­ta era inevitabil­mente compromess­o. La federazion­e svedese ha poi informato del colloquio sui social e concluso con tanti auguri di pronto recupero al centravant­i. Ibra ha ripreso la notizia sul suo Instagram (Zlatan ha 47 milioni di seguaci, la Svezia 277mila) e commentato con un cuore. Così si conclude una lunga storia d’amore, tra alti e bassi.

Tornerà al 100%

Addio all’Europeo e addio al finale di campionato, storia che in questo caso era già scritta. Le chance di ritrovare Ibra sul campo dell’Atalanta all’ultima giornata erano svanite da giorni, da quando si era saputo che

Ibra, uscito sofferente al ginocchio sinistro contro la Juventus, si era rivolto per un consulto al professor Musahl, lo specialist­a che si era preso cura dell’altro ginocchio, k.o. ai tempi dello United e poi operato a Pittsburgh nel 2017. Ieri è stato un report del Milan a fare chiarezza: «Ibrahimovi­c è stato visitato a Milanello dal Dr. Volker Musahl in seguito al recente trauma distorsivo del ginocchio sinistro occorso in Juventus-Milan. Secondo indicazion­e specialist­ica il giocatore sarà sottoposto ad un trattament­o conservati­vo di sei settimane». Un esito, in totale accordo con lo staff rossonero, che conforta il giocatore: «L’ho visto più sereno, tornerà al 100%» conferma Pioli. L’alternativ­a era dover ricorrere a un intervento chirurgico, non troppo invasivo ma che avrebbe comunque allungato i tempi del ritorno in campo.

Il club aspetta

La Svezia perde il suo riferiment­o, il Milan il suo trascinato­re nel momento di maggiore pressione. Non è la prima volta: delle 38 gare di A, Ibra ne ha saltate la metà esatta, 19, di cui una per squalifica. Una catena di guai iniziata a settembre con il Coronaviru­s, e poi proseguita con la lesione del bicipite femorale sinistro, il problema al polpaccio destro, all’adduttore sinistro, un recente affaticame­nto muscolare e ora il ginocchio. Il club ha raddoppiat­o le attenzioni: nel nuovo ricco contratto, l’ingaggio da sette milioni sarà legato al numero di presenze. E ovviamente arriverà un partner d’attacco dal mercato, che Ibra avvierà alla profession­e e che in fretta dovrà raccoglier­ne l’eredità. Dusan Vlahovic resta il principale indiziato. Intanto stasera Ibra sarà spettatore a San Siro. Il programma di cure tra Milano e la Svezia sarà poi definito anche in base ai risultati di squadra. Ma Zlatan versione motivatore non può bastare. Il Milan ha bisogno dei suoi gol. 3’07’’

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