La Gazzetta dello Sport

Giro, tre anni fa l’ultimo fuori pista Impresa di Froome

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si di rosa a 21 anni, al debutto. L’ultimo belga in rosa è stato Rik Verbrugghe, 4 giorni nel 2001: ultima volta il 22 maggio a Potenza. E Giulio Ciccone (gioca in casa, è abruzzese)? «La condizione è buona, e ogni cosa sta andando bene». Lo aspettiamo alla prova della verità.

Notte di lavoro

Il passaggio da asfalto a sterrato è delimitato da una rotonda. Si entra su fondo nero, si esce su strade bianche. Gli ultimi mezzi sono saliti ieri notte: dalle due del mattino al primo pomeriggio, ancora a rullare e curare il tracciato, e tenerlo riservato solo ai corridori. In prima fila Ivan De Paolis, coordinato­re della tappa di oggi e domani all’Aquila. E l’assistenza meccanica? Con 1600 metri di sterrato niente cambio di bici(mentre l’Uci l’ha concesso mercoledì per la tappa di Montalcino). Si userà quella tradiziona­le, visto che già da un po’ di tempo si privilegia­no tubolari più larghi, da 25,

26 e anche 28 mm. Così come i rapporti: 53x39, 30/32x11. Qualche team distribuir­à personale con ruote di riserva, ma, come dice saggiament­e Beppe Martinelli, d.s. dell’Astana, «si fa molto prima ad arrivare con l’ammiraglia e cambiare la bici, piuttosto che cambiare una ruota». L’assistenza neutra Shimano avrà le bici dei primi della classifica o compatibil­i con le loro misure e il tipo di pedali, e ci sarà anche una moto in aiuto.

Strade bianche cool

Lo sterrato è passato e futuro. Fatica e tecnologia. Soprattutt­o, è la frontiera più cool delle due ruote. Mercoledì si andrà nella culla delle strade bianche, la provincia di Siena, Montalcino, con 35 km divisi in quattro settori per una giornata-chiave che richiama quella epica del 2010 con Nibali in maglia rosa. Il Giro sperimenta e indica la strada. La Strade Bianche è già considerat­a la sesta classica-Monumento per bellezza e difficoltà del tracciato: l’edizione 2021 l’ha vinta da Van der Poel sull’iridato Alaphilipp­e, Bernal, Van Aert e Pidcock, con Pogacar settimo. La corsa rosa lancia nel 2005 lo sterrato del Colle delle Finestre, poi sale nel 2008 a Plan de Corones con una cronoscala­ta su uno speciale cemento ecologico, scopre altre strade bianche ad Arezzo nel 2016. Tradizione e innovazion­e. Dai profession­isti ai cicloturis­ti, oppure l’inverso, con l’Eroica a Gaiole in Chianti su tutto. E vogliamo dire della crescita esponenzia­le delle bici gravel? Geometrie da corsa, ma assetto leggerment­e più comodo, ideale per il cicloturis­mo: in Italia sono il 40% delle bici da corsa vendute, 40-50mila pezzi. Con un contenuto tecnologic­o elevatissi­mo: telaio monoscocca in carbonio, cambio elettronic­o. E impennata di vendite dopo il lockdown: 15% in più sul 2019. 4’17”

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