La Gazzetta dello Sport

Caruso «È la mia occasione Voglio divertirmi, i baffi portano bene»

Damiano, con Landa out, nuovo capitano della Bahrain: «Vediamo fin dove arrivo»

- Di

er trovare il miglior italiano nella generale del Giro bisogna andare fino a Ragusa. Damiano Caruso è sesto a 39” dal primato. Leader della Bahrain-Victorious dopo il ritiro di Landa e il tempo perso da Pello Bilbao. Già capace di top-ten nei 3 grandi giri.

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PCaruso, sta soffrendo di vertigini?

«No. Mi sto divertendo. Ho la responsabi­lità, ma la vivo bene. Anche perché sono in ottima condizione. Le tappe dure mi spaventano il giusto, senza però assillarmi. Sono sereno».

3Dove

può arrivare?

«Non lo so, sono curioso di scoprirlo. Non mi pongo limiti. Voglio giocarmela fino alla fine nel migliore dei modi. Sto vivendo una grande occasione, come poche volte capita. Giusto sfruttarla, ma non mi voglio fare schiacciar­e. Uno stimolo, non una ossessione. Con questo atteggiame­nto posso dare una svolta».

3La

parola “capitano” che effetto le fa?

«Mi diverte. Continuo a fare quello che ho sempre fatto. Il gruppo si è stretto a me senza che io chiedessi nulla. E nessuno mi domanda la luna. Solo di continuare come sempre».

3Montalban­o

non fa il capitano, ma il commissari­o. Gli episodi del suo famosissim­o “vicino di casa” per adesso sono finiti, lo sapeva?

«Mi sta dando una notizia. Una mia parente aveva fatto la comparsa, una volta. La casa al mare è vicina alla sua. La serie è stata seguita da tanti italiani che vivono all’estero: ha dato un segno di identità».

3Sui

social dicono che somiglia a Giorgio Tirabassi, a Beppe Fiorello…

3Dica.

«Tanti amici, tanti parenti hanno cominciato a portarli. Gli ho regalato un modo per farli sentire più vicino a me».

3Ma

perché li porta?

«Per scherzo. Tutti mi hanno detto “non hai il coraggio di andare al Giro con i baffi così”. “Non ho il coraggio? Vediamo”. Adesso mi dicono che se li taglio mi viene il mal di gambe».

3L’anno

scorso, dopo il Mondiale di Imola chiuso 10° da migliore azzurro, aveva deciso di tornare in Sicilia in camper con la sua famiglia.

«L’idea era bella. Ma avevo fatto male i conti. Ero stanco morto e mi sono chiuso in un camper con due bambini (i figli Oscar e Greta oltre alla moglie Ornella, ndr). Per me il Mondiale è durato 24 ore in più. Siamo arrivati il lunedì sera, io distrutto».

3Quando torna a casa dopo tanto tempo di assenza ha qualche rito?

«Il primo giorno è tutto per la famiglia. Rigorosame­nte».

3Stacca

anche il telefono? «Non posso. Dobbiamo sempre essere reperibili per l’antidoping».

3Come

vive questa cosa?

«Mi sono abituato. E poi sono un privilegia­to: passione e lavoro coincidono».

3Non

è molto social, perché? «Mi fanno un po’ paura. Non mi piace raccontare la mia vita così. Preferisco vivere i momenti belli con le persone care. E poi qualcuno ha sempre da ridire. Rifuggo la dipendenza da social».

3Tornando

alla sua carriera: si sente sottovalut­ato. O si è sottovalut­ato?

«Forse nei primi anni di carriera ho sbagliato l’approccio, sottovalut­andomi, non cercando di essere un vincente. Ma negli ultimi due anni non ho mai sfigurato contro i migliori del mondo. E ho una mentalità diversa».

3In

cosa è cambiato? «Pensavo troppo al futuro. Ora mi concentro sul presente. Vivo il momento. Perché del domani non c’è certezza».

3Di

Caruso si parla poco?

«I miei tifosi si arrabbiano. Gli dico che vinco poco. Di solito si parla di chi vince o di chi potrebbe farlo».

3Giusto?

O sbagliato?

«Forse non riesco a “vendermi” al meglio. Ma non mi preoccupa. La mia felicità è rendere orgoglioso chi mi sta vicino».

s2’50”

HA DETTO

Li ho fatti crescere per scherzo ora anche amici e parenti li hanno, così li sento più vicini

Prima pensavo troppo al futuro ora penso al presente, del domani non c’è certezza

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