Pliskova per il bis contro Swiatek la ragazzina che ama il Lego
La ceca ha giocato le ultime due finali, vincendo quella del 2019
a una parte un’habitué delle finali del Foro, dall’altra una ragazzina che si sta facendo largo a spallate. Karolina Pliskova, 29 anni, numero 9 del mondo, ha raggiunto per il terzo anno consecutivo la sfida più importante degli Internazionali: nel 2019 vinse contro la Konta, nel 2020 perse per ritiro con la Halep. Adesso la ceca ex numero uno dovrà vedersela con Iga Swiatek, 20 anni il 31 maggio, una polacca dal sorriso sincero che sembra trovare il suo posto nel mondo solo sul campo da tennis. Meglio se in terra battuta.
DUna contro l’altra
Quella che si giocherà oggi alle 14.30 sul Centrale è una sfida interessante. Karolina, che in semifinale ha battuto in tre set (6-1 3-6 6-2) Petra Martic, è già concentrata: «Come si spiega la terza finale consecutiva? Forse con il cibo, il tempo, magari i campi… Non so, ma qui a Roma mi rilasso. La Swiatek? È super tosta sulla terra, non a caso ha vinto il Roland Garros». Già perché Iga lo scorso anno è andata via da Parigi con un trofeo sorprendente. È giovane, sguazza nell’incoscienza («Il colpo in mezzo alle gambe? Divertente no?») ed è ingenuamente sfacciata. Ieri sul doppio impegno in un giorno, prima con la Svitolina (6-2 7-5) poi con Coco Gauff (7-6 6-3), ha detto: «Non ero mica così stanca, i miei allenamenti sono più faticosi!». La Swiatek, tipa da libri di Ken Follet, musica rock e soprattutto costruzioni Lego, vincendo oggi può entrare in top 10: «Ma non guardo più il ranking, dopo Parigi non sono salita e non è stato bello». Chissà se domani darà un’occhiata... 1’23’’