La Gazzetta dello Sport

Perisic e Young ai saluti A sinistra ne servono 2 Dimarco il primo nome

La fascia sarà rivoluzion­ata: oltre all’ex ora a Verona si punta a uno tra Emerson Palmieri, Alonso e Kostic

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ono i giorni dell’attesa. Quelli più lunghi per chi vuole immaginare l’Inter che verrà. I tifosi preparano l’ultima grande festa, poi ci sarà il faccia a faccia tra il presidente Zhang e Antonio Conte. Ma intanto la dirigenza è già al lavoro per cercare di soddisfare le richieste della proprietà. C’è un monte ingaggi da alleggerir­e e una rosa da ringiovani­re: queste sono state le linee guida dettate da Suning, e da qui bisogna partire parlando di futuro. E allora, via al casting per quei ruoli dove a prescinder­e bisognerà intervenir­e. A sinistra sarà rivoluzion­e, con l’addio certo di Young (contratto in scadenza il 30 giugno) e quello quasi scontato di Ivan Perisic. L’avventura

Scroato in nerazzurro sembra essere arrivata al capolinea, nonostante sia riuscito alla fine a ritagliars­i comunque un ruolo da protagonis­ta nel viaggio scudetto dell’Inter: Perisic ha un contratto in scadenza nel 2022 e un ingaggio da 5 milioni netti a stagione che pesa enormement­e sul bilancio. E dopo due stagioni comunque positive, col Triplete col Bayern nel 2020 e il tricolore quest’anno, la prossima estate sarà l’ultima nella quale l’Inter potrà provare a monetizzar­e la sua partenza. Magari sperando anche in un Europeo da protagonis­ta.

Soluzione italiana

La caccia all’esterno sinistro va avanti da diverse stagioni, senza troppo successo. Da Dalbert, Asamoah e Biraghi, prima dell’acquisto di Young - gennaio 2020 - in tanti si sono alternati senza troppo successo. L’inglese ha dato il suo contributo, ma alla fine ha faticato a imporsi e alla lunga ha perso anche il posto da titolare in favore di Perisic e Darmian, jolly prezioso molto apprezzato da Conte e dallo spogliatoi­o. Ma analizzand­o bene l’aspetto tecnico, è facile notare come nessuno degli interpreti di quest’anno sia un mancino puro capace di arrivare con costanza e pericolosi­tà sul fondo. Ed è quello che cerca adesso l’Inter, consapevol­e che i tasselli da inserire dovranno essere due. Il primo obiettivo è riportare a casa Federico Dimarco, il prodotto del vivaio nerazzurro esploso quest’anno a Verona sotto la guida di Ivan Juric. E sono tanti i motivi che rendono importante il rientro alla base di Dimarco. Intanto per un discordel

In uscita L’inglese è in scadenza, con il croato si spera di monetizzar­e

so tecnico: Dimarco ha spinta offensiva, progressio­ne e piede molto educato su calcio da fermo. Poi ha dimostrato di poter essere molto affidabile anche da braccetto dei tre dietro, cosa che sottolinea la sua crescita nei 18 mesi a Verona. In ultimo, ma non per questo meno importante, c’è il discorso delle liste: col rientro di Dimarco, l’Inter sistemereb­be una casella per l’Italia e per l’Europa. L’Hellas ha un diritto di riscatto che rende meno agile il lavoro di ricongiung­imento, ma c’è fiducia.

Piste all’estero

E poi c’è una lista di possibili nuovi titolari, dove i nomi in ballo sono quelli di lungo corso. Profili internazio­nali, di esperienza e personalit­à, per un nuovo salto di qualità. Marcos Alonso ed Emerson Palmieri sono in uscita dal Chelsea, dove entrambi sono arrivati su richiesta di Conte. Conoscono la Serie A e hanno voglia di ritornare a sentirsi importanti dopo stagioni difficili in Inghilterr­a. Poi occhio a Filip Kostic dell’Eintracht, 26 gol e 46 assist in tre stagioni a Francofort­e. Una forza della natura su cui però servirebbe un sacrificio importante. L’Inter resta vigile, in attesa di notizie. Profili individuat­i, ora non resta che aspettare l’input della proprietà. 2’45”

GIRO DI ESTERNI

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Emerson Palmieri 26 anni Chelsea Italiano

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