La Gazzetta dello Sport

La Dea che sarà Boga o Stengs se parte Ilicic Sogno De Paul In tre per la porta Ok Ahmedhodzi­c Un vice De Roon e un arrivo in fascia Offerte per Muriel? Un top sull’esterno

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Il mercato per la nuova Champions Gollini in uscita, Gosens solo se...

Terza qualificaz­ione in Champions di fila già ottenuta. Il secondo posto, una serie di record e la finale di Coppa Italia nel mirino. È stata una grande stagione per l’Atalanta e la domanda sorge spontanea: può salire ancora di livello? La parola scudetto, nonostante la nota prudenza della famiglia Percassi e di Gian Piero Gasperini, comincia a circolare per le vie di Bergamo. Un ulteriore sogno all’interno di una realtà che è già da sogno. Ma la crescita della Dea in questi anni è stata continua e la dirigenza nerazzurra sta già pianifican­do la strategia per il prossimo mercato. La base è riuscire a tenere tutti i big, poi innestare pochi elementi per puntellare i piccoli buchi nella rosa. Analizziam­o reparto per reparto... ivoluzione tra i pali, ma solo se arriverà una buona offerta per Pierluigi Gollini. A quel punto, l’Atalanta avrebbe già tre nomi sul taccuino: Juan Musso dell’Udinese (su cui c’è parecchia concorrenz­a), Mattia Perin del Genoa (pupillo del Gasp) e Bartlomiej Dragowski della Fiorentina (nuova idea). Da valutare anche le posizioni di Sportiello (si vocifera di proposte dalla Grecia) e Carnesecch­i (di rientro dal prestito alla Cremonese). Tra i centrali, Caldara è destinato a tornare al Milan, mentre Sutalo dovrebbe essere girato per un anno in qualche squadra in cui potrebbe giocare con più continuità. In entrata è in fase avanzata la trattativa con il Malmoe per Anel Ahmedhodzi­c, svedese naturalizz­ato bosniaco di 22 anni. Un’operazione da circa 9 milioni di euro per un giovane di cui si parla un gran bene. Scontata la permanenza di Romero: il prestito dalla Juve ha durata biennale e il diritto di riscatto a 16 milioni è esercitabi­le sino al 2022.

R1’ accia a un vice De Roon. Questa la priorità per il centrocamp­o della Dea. Ma è soprattutt­o sulla fascia sinistra che ci potrebbe essere movimento. Gosens sembrava in uscita già lo scorso anno, ma quella famosa offerta da 40 milioni non è arrivata e Gasperini sarebbe felice se non giungesse nemmeno ora. Perché l’Atalanta non ha necessità di svendere i suoi gioielli, ma al limite valuta le proposte irrinuncia­bili. Qualora invece il tedesco dovesse lasciare Bergamo, il d.s. Sartori proverebbe a portare in nerazzurro Federico Dimarco. Il laterale mancino è in prestito a Verona dall’Inter: l’Hellas ha un diritto di riscatto, ma ai neocampion­i d’Italia il ritorno a casa farebbe comodo anche in ottica liste Champions. Il giovane Ruggeri, intanto, dovrebbe andare a farsi le ossa altrove per una stagione. Il sogno per crescere di livello, ma tremendame­nte complicato, è Rodrigo de Paul dell’Udinese: i Pozzo sono bottega cara e sull’argentino ci sono anche le big.

C1’ er Muriel vale un po’ il discorso fatto per Gosens, con l’aggiunta che il colombiano ha già 30 anni: in caso di un’offerta da 35-40 milioni, l’addio sarebbe tutt’altro che impossibil­e. Più probabile, comunque, la cessione di Ilicic, 33 anni e il contratto in scadenza nel 2022. Chi sostituire­bbe, nel caso, lo sloveno? Il nome conosciuto è quello di Jeremie Boga del Sassuolo, reduce da una stagione un po’ deludente in Emilia, ma sulle cui qualità in pochi dubitano a Zingonia. Profilo diverso da Ilicic, ma che piace perché in grado di cambiare passo in velocità. Gli scout atalantini, poi, sono rimasti ben impression­ati da Calvin Stengs dell’Az Alkmaar. Classe 1998, nazionale olandese (in odore di convocazio­ne per l’Europeo), mancino talentuoso come Josip: valutazion­e di poco inferiore ai 20 milioni. In uscita c’è Lammers, ma solo in prestito, dopo un’annata passata più che altro a guardare i compagni in campo.

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