La Gazzetta dello Sport

Samp, il sigillo dell’ex Quagliarel­la decisivo Entra e l’Udinese va k.o.

Il capitano blucerchia­to (499 gare in A) va a segno su rigore nel finale: i friulani mai entrati in partita

- di G.B. Olivero INVIATO A UDINE

Il penultimo giorno di scuola, se la pagella non spaventa, è solitament­e un assaggio di vacanza. Udinese e Sampdoria hanno raggiunto da tempo l’obiettivo stagionale e quindi la testa è leggera. La loro sfida, però, non ha rispettato il classico copione che prevede, in questi casi, due possibili svolgiment­i: lato A, partita allegra con tanti tiri e qualche gol; oppure, lato B, allenament­o agonistico senza affanni. È stato, invece, un incontro estremamen­te tattico nel primo tempo e più vivace nella ripresa, vinto dalla Sampdoria magari per caso (ingenuo fallo di mani di Bonifazi e rigore di Quagliarel­la a due minuti dalla fine), ma con merito perché ci ha provato decisament­e di più. Anzi, ci ha provato solo lei perché l’Udinese si è astenuta da qualsiasi tentativo offensivo esclusi un’innocua conclusion­e di De Paul al 63’ e un tiro della disperazio­ne di Walace dopo il 90’. Troppo poco, in linea con una stagione che è stata appena sufficient­e: le 5 sconfitte nelle ultime 6 gare casalinghe (con appena 2 reti all’attivo) sono un brutto dato e la sfortuna dei 13 rigori contro (7 nelle ultime 8 partite) c’entra relativame­nte.

La partita

Ranieri ha schierato per la terza volta nella stagione la difesa a tre. E dopo la sconfitta con la Lazio e il pareggio con il Genoa, è arrivata la prima vittoria con questo modulo anche se in realtà la rete è stata segnata nella ripresa, quando il tecnico aveva nuovamente modificato il sistema di gioco. Ma a prescinder­e dalla tattica, la Samp ha provato fin dall’inizio a sfruttare l’intraprend­enza di Gabbiadini e una buona reattività sui contrasti e sulle seconde palle. Non ci sono state grandi occasioni anche perché l’Udinese sa difendersi, ma seppur all’interno di una partita equilibrat­a si è sempre avuto la percezione che un episodio potesse sbloccarla a favore dei blucerchia­ti e non dei bianconeri. I cambi di Ranieri hanno fatto la differenza perché nell’azione del rigore sono entrati Quagliarel­la (verticaliz­zazione), Jankto (cross) e Verre (tiro respinto con la mano da Bonifazi), ma tutta la Samp era cresciuta creando le premesse del vantaggio con Augello e Gabbiadini. Il nono posto dei doriani adesso è inattaccab­ile.

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LAPRESSE Decisivo Fabio Quagliarel­la, 38 anni, dopo il gol della vittoria

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