Izzo ok: provino positivo. Singo favorito su Vojvoda
●Prima di mettersi in viaggio verso Roma, Davide Nicola ieri al Filadelfia ha ottenuto una conferma importante: il provino sostenuto da Armando Izzo ha dato un esito positivo. Il difensore aveva saltato la sfida casalinga contro il Milan a causa di un problema muscolare, poi era tornato nell’undici a La Spezia nonostante avesse ancora qualche fastidio. Ieri le sensazioni sono state positive, questa mattina dovrebbe arrivare l’ok definitivo al termine della rifinitura che i granata svolgeranno nella Capitale. Resta comunque in preallarme Buongiorno. Per il resto, il Torino questa sera schiererà la sua formazione migliore, nella quale rientrerà
Simone Verdi nella posizione di mezzala sinistra, con Rincon mezzala destra accanto a Mandragora regista. Coppia d’attacco Belotti-Sanabria, Ansaldi agirà sulla sinistra. L’unico ballottaggio del Toro interessa la fascia destra, nel quale stavolta Singo parte favorito rispetto a Vojvoda. dovere dal suo allenatore, che giocoforza cercherà di regalare l’ultima chance al fratello Pippo. Decisamente di altra natura il confronto di casa Milinkovic-Savic dove l’acciaccato Sergej (autore di un gol su punizione nel 4-3 di novembre) può dare un grosso dispiacere a Vanja, il vice Sirigu, rimasto fuori dalla panchina nelle ultime uscite per un infortunio.
La voglia e il freno
È un Toro che gioca con addosso eccessivi timori, sostengono alcuni dei tifosi che dopo lo Spezia hanno avuto un incontro con il gruppo squadra. Nicola però rovescia la questione. «Io direi Toro frenato dalla troppa voglia di tagliare il traguardo: ecco che invece di essere fluido, giochi contratto. Il confronto con i nostri tifosi è stato importante perché abbiamo avvertito un certo tipo di messaggio e questo ci ha fatto capire che dobbiamo solo ritrovare il giusto livello di energia e non andare fuori giri. Non è una questione di paura e quindi di una calma da ritrovare, è che nelle ultime due partite non abbiamo dosato il livello di energia, quello che ti porta a esprimerti come gioco corale e come individualità: volevamo tutto e subito, lo abbiamo pagato. Dev’esserci la consapevolezza del cammino compiuto, dei punti accumulati e dei meriti che ne derivano. Bisogna che riusciamo a esprimere noi stessi attraverso una serena consapevolezza». L’ultima battuta è un invito alla positività: «Sono straconvinto che i ragazzi dimostreranno di essere quello che sono sempre stati. Portiamo in campo la nostra identità e quel sano entusiasmo di chi sa di aver meritato di raggiungere l’obbiettivo».