La Gazzetta dello Sport

Lo “squalo” Forte azzanna il Lecce Al Venezia il 1° round

Il bomber era a secco su azione da febbraio Il ritorno ancora aperto, giovedì in Salento ni.bin.

- Di

on ci si annoia mai al Penzo. Nell’anno del 1600° anniversar­io della fondazione di Venezia, la città si merita una squadra così. Comunque vada. Se contro il Lecce non è stata una serata spettacolo come contro il Chievo, è stato soltanto perché stavolta c’è anche il ritorno da giocare. Intanto il Venezia il primo round l’ha portato a casa e ha ricevuto l’applauso del presidente Niederauer, arrivato dagli Usa e corso in campo a fine partita per unirsi al cerchio dei giocatori festanti. E’ stata dura resistere al Lecce, ma è andata superando anche la fatica del preliminar­e, che dopo un’ora si è fatta sentire. Giovedì non dovrà perdere nel Salento, e da questo Venezia è lecito aspettarsi di tutto.

NVenezia

La vittoria casalinga n. 12 è stata costruita nel primo tempo, giocato come sempre a ritmo forsennato e con intensità. Il comprensib­ile calo è arrivato nell’ultima mezzora, e lì la squadra di Zanetti ha dimostrato di avere grande spirito di sacrificio, arroccando­si e resistendo. C’è voluto lo squalo per azzannare il Lecce. Francesco Forte non segnava su azione dal 9 febbraio e a Lecce, in campionato, aveva firmato una doppietta nel 2-2. Stavolta da vero predatore ha infilato di sinistro una palla messa in mezzo da Aramu e addomestic­ata da Maleh. Un gol che il Venezia ha trovato anche perché il Lecce, in quei 100 secondi, pareva rimasto negli spogliatoi. Già nel primo tempo comunque sarebbe potuta arrivare la rete. Si pensi che nei primi 9’ il Venezia ha calciato tre volte in porta e una fuori: Johnsen ha impegnato Gabriel, poi ci ha provato Modolo tre volte. Il Venezia ha invocato anche due rigori (mani di Dermaku e spinta a Modolo) ma Marini non ha fischiato e la Var non gli ha consigliat­o di andare al monitor. Un missile alto di Aramu e una girata di Forte (grande Gabriel) su gran giocata di Johnsen hanno chiuso in bianco 45’ di valore. E nella ripresa, dopo il gol, sono entrate in scena le qualità difensive del Venezia, che ha blindato il prezioso 1-0.

Lecce

Diciamolo subito: questo non è il Lecce del campionato, delle 10 vittorie esterne e del calcio bello ed efficace. E’ ancora malato, come nel finale di stagione, quando s’è fatto rimontare dalla Salernitan­a buttando al vento la promozione diretta. Il piano di Corini era chiaro: lasciare sfogare il Venezia e cercare di colpirlo

IL MIGLIORE

Torna al gol: e sono 15 in questa stagione. Lo merita, perché ci prova più volte e Gabriel gli dice no. (Bocalon s.v.)

6,5 MAENPAA Nessun intervento di rilievo, ma tanta sicurezza sia coi piedi che nelle uscite.

5,5 MAZZOCCHI Spinge meno del solito e si limita alla copertura

7 MODOLO Il capitano torna al suo posto e nei primi 9’ sfiora tre volte il gol.

7 CECCARONI Si alterna con Modolo sulle due punte e concede loro solo una palla gol (a Stepinski).

6,5 MOLINARO Gestisce con esperienza la sua fascia e propone qualche bel cross.

5,5 FIORDILINO Prova ordinata, poi quando entra Henderson va in difficoltà e viene sostituito.

6 CRNIGOJ Più adatto ad arginare Henderson, si fa sentire col fisico.

5,5 TAUGOURDEU Nel primo tempo regala qualche imbucata importante, poi cala vistosamen­te.

(Svoboda s.v.)

7 MALEH Non conosce la stanchezza: dopo i 120’ da urlo col Chievo, un’altra prova da applausi. 6,5 ARAMU Parte da destra ma va dove vuole, fa assist (il gol nasce da lui) e calcia da fuori.

6 DEZI Entra a fare il trequartis­ta, ma più per arginare che per offendere 6,5 JOHNSEN Regala lampi di classe in velocità, ma ogni tanto si eclissa. 6,5 DI MARIANO Primo cambio, ha l’argento vivo addosso ma non concretizz­a.

7 ALL. ZANETTI Presenta una squadra comunque vivace dopo lo sforzo col Chievo, e paga la fatica solo nel finale. 7 GABRIEL Grande reattività nel primo tempo su Forte, sbroglia alcune difficili situazioni.

6,5 LUCIONI Piovono in area palloni a getto continuo: sono quasi tutti suoi.

6,5 DERMAKU Malgrado la stazza notevole, regala un buon palleggio in impostazio­ne.

5,5 GALLO Il più giovane in campo, sbaglia qualche pallone di troppo per l’esuberanza.

6 MAJER Fatica contro Maleh ma riesce a giocare qualche buon pallone. (Nikolov s.v.)

5,5 HJIULMAND Buon dinamismo, ma molto prevedibil­e nelle giocate. E sul gol si perde Forte.

5 BJORKENGRE­N Gira un po’ a vuoto e non combina granché: disorienta­to.

6,5 HENDERSON Escluso a sorpresa, entra e regala la verve necessaria alla ricerca del pari.

5,5 MANCOSU Preferito a Henderson, non trova gli spazi per impostare la sua classe e soffre il ritmo del Venezia.

6 CODA Pericolo costante, ma stavolta non trova la giocata vincente contro il muro del Venezia.

6 STEPINSKI Avrebbe potuto far meglio di testa nel primo tempo, poi non combina altro. (Yalcin s.v.) 6 ALL. CORINI L’esclusione di Henderson sorprende, la scelta di aspettare il Venezia non paga: l’orgoglioso secondo tempo gli vale la sufficienz­a, ma deve ridare smalto alla squadra: ce la farà in tre giorni? 6,5 MARINI (Arbitro) Il Venezia invoca due rigori, concorda col Var nel non fischiarli. Gestisce bene la gara senza ricorrere ai cartellini, però qualche decisione non convince 6 VECCHI (Assistente) 6 VONO (Assistente)

quando sarebbe calato. Per un tempo è andata bene, rischiando ma affacciand­osi dalle parti di Maenpaa: primo tentativo al 32’ con Maggio, poco dopo girata di testa centrale di Stepinski. Poi nella ripresa, quando il Venezia non ne aveva più, si è giocato a una porta sola. Fondamenta­le l’ingresso di Henderson, che ha dato sostanza a un centrocamp­o un po’ amorfo, con un Mancosu ancora fuori condizione. Corini non aveva Pettinari e Rodriguez e

per l’attacco l’unica alternativ­a è stata Yalcin, che nemmeno stavolta è servito: malgrado il dominio, il gol non è arrivato dopo averne fatti 5 tra andata e ritorno in campionato al Venezia. Poche storie: giovedì, per andare in finale, dovrà essere un altro Lecce. Non quello che nelle ultime tre gare in casa ha fatto un solo punto. 2’40’’

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LAPRESSE Decisivo Francesco Forte, 28 anni, attaccante del Venezia: suo il gol, il 15° stagionale, nella sfida con il Lecce di
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