La Gazzetta dello Sport

Mancini firma fino al 2026 Con l’ltalia farà due Mondiali

MATRIMONIO ALLUNGATO IL C.T. FARÀ DUE MONDIALI CON IL GRAZIE DELLA FIGC

- di Andrea Elefante Fabio Licari

Lo scudetto con la Samp sembrava impossibil­e e anche qui riprenders­i sembrava un’utopia...

L’ingaggio sarà di 4 milioni all’anno. Gravina: «Poteva guadagnare di più, ha fatto una scelta e gli sono grato»

Una lunga storia d’amore. Calcistica­mente parlando, con divorzi e separazion­i all’ordine del giorno, otto anni sono tanti. Ma Roberto Mancini e la Federcalci­o hanno rinnovato i voti baciandosi sull’altare dell’Europeo: dopo il primo contratto dal 2018 al 2020 (con rinnovo automatico a dicembre 2022 centrando l’Euro), ecco la nuova firma. Una promessa fino a luglio 2026, all’orizzonte il Mondiale in Canada, Messico e Usa. Poi, chissà: da quelle parti c’è Las Vegas, i matrimoni laggiù si celebrano con molta facilità. In ogni caso era importante chiudere qualsiasi discorso prima dell’Euro, come aveva promesso il presidente Gabriele Gravina che questo contratto l’ha fortemente voluto. E così è stato: firma nel giorno delle convocazio­ni “ampie” per l’amichevole con San Marino, prima del taglio a 26 per l’Uefa.

Orgoglio Gravina

Gravina spiega: «Ci stavamo lavorando da tempo. Volevamo dare continuità al lavoro fatto in questi tre anni. A me interessa il percorso che porta alla vittoria: la centreremo il giorno in cui avremo fatto un grandissim­o lavoro». Il percorso del rinnovo è stato meno accidentat­o di quanto potesse sembrare. A fine 2020, quando l’Italia ha vinto le qualificaz­ioni e conquistat­o la “final four” di Nations League, era sembrato che non ci fossero chance di allungo. E che Mancini potesse essere sedotto da progetti e milioni dei club. Invece no. Gravina aggiunge: «Dal punto di vista economico, è un contratto nettamente inferiore rispetto a quello in un club. Roberto ha fatto una scelta. Per questo, a nome di tutti i tifosi e della Federazion­e, gli dico grazie». Non che sia poco: dai due milioni più bonus si passa, pare, a quattro milioni e premi vari. Non male, ma un top club europeo pagherebbe ben di più.

Scelta Mancini

Però è vero che Mancini ha preferito l’azzurro, e qualche milione in meno, pensando alla vita da c.t. meno isterica di quella di allenatore a tempo pieno. Non sente il bisogno assoluto dell’odore dell’erba e degli allenament­i quotidiani. E vuole vincere. Obiettivi? Due Europei (questo e il 2024 in Germania).

Due Mondiali (Qatar 2022 e America 2026). Per non dire della Nations. Il c.t.: «Non ci sarebbe stato motivo per lasciarci. Stiamo portando avanti un lavoro che ha dato i suoi frutti. Ho messo su una squadra che mi piace. Avremo l’Europeo, la fase finale di Nations League e il Mondiale, l’obiettivo è vincere pur sapendo che non sarà semplice e che servirà anche un po’ di fortuna. Con il presidente ci siamo trovati bene, abbiamo lavorato bene in questi due anni. Le cose sono sempre migliorate e possono migliorare ancora».

Numeri dal passato

Mancini è oggi a 30 panchine azzurre. Con le due amichevoli pre-Euro (San Marino e Repubblica Ceca) e le tre partite del gruppo (Turchia, Svizzera e Galles) arriverà a 35, il 9° della storia dopo Pozzo (95), Bearzot (88), Lippi e Prandelli (56), Valcareggi e Vicini (54), Sacchi (53) e Trapattoni (44). Mancini: «Raggiunger­e Pozzo e Bearzot sarebbe un sogno, significhe­rebbe aver giocato tante partite e aver portato a casa dei trofei. Vorrei aggiungere qualche cosa nelle sale di Coverciano».

Record del Mancio

I record non servono a niente se non si solleva una coppa, ma almeno Mancini è partito bene. Ha la più alta percentual­e di vittorie (70%). la miglior media punti (2,33), è il secondo c.t. per media gol fatti (2,27) e subiti (0,46). Ha mandato in gol 28 giocatori. Ha una striscia d’imbattibil­ità di 25 partite, come Lippi, a -5 da Pozzo (la 30° coincidere­bbe con l’ultima del gruppo). Non subisce gol da 605’. L’Europeo, storicamen­te, ha dato all’Italia meno soddisfazi­oni: un successo nel 1968, con Valcareggi, uno degli ultimi tecnici federali, come poi Bearzot e Vicini. Quindi due finali che bruciano: una per il golden gol (nel 2000 con la Francia), l’altra per il risultato umiliante (nel 2012 lo 0-4 con la Spagna). Adesso, in un torneo a 24 squadre che comincia a Roma, tra le teoriche favorite c’è anche l’Italia che nel 2018, perso il Mondiale, sembrava indietro di un decennio. «Trent’anni fa lo scudetto con la Samp fu una cosa quasi impossibil­e. Anche qua, dopo il Mondiale di Russia, sembrava quasi impossibil­e riprenders­i». Eppure...

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C.t. azzurro Obiettivo America Roberto Mancini, 56 anni, c.t. dal 14 maggio 2018. Con l’allungamen­to del contratto arriverà al Mondiale 2026 in Canada, Messico e Usa
Roberto Mancini C.t. azzurro Obiettivo America Roberto Mancini, 56 anni, c.t. dal 14 maggio 2018. Con l’allungamen­to del contratto arriverà al Mondiale 2026 in Canada, Messico e Usa

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