La Gazzetta dello Sport

Doppia sfida per Inzaghi Rialzare la Lazio e aiutare Pippo

Il tecnico può dare una mano al Benevento del fratello, ma pensa anche alla sua conferma

- di Stefano Cieri ROMA

Per se stesso e per il fratello Pippo. Ma pure per allungare una striscia positiva che è già da record. Comunque vadano il recupero di stasera contro il Toro e il match di domenica contro il Sassuolo, la Lazio non potrà né migliorare né peggiorare il sesto posto in classifica, ma Simone Inzaghi ci tiene ugualmente a chiudere bene il campionato.

Aiuto fraterno

Oltretutto l’ultima immagine fornita dalla sua formazione, il k.o. senza attenuanti nel derby, va cancellata subito. E la gara di stasera col Toro è l’occasione per farlo. Inzaghi lo pretende, anche perché la sua stessa posizione è in bilico, con una conferma per la prossima stagione che non è più così scontata. E non solo perché non c’è ancora l’accordo economico con Lotito (il vertice tra i due per discutere del rinnovo ci sarà nei prossimi giorni). Ma anche perché la flessione avuta dalla Lazio nelle ultime partite (con tanto di qualificaz­ione in Champions svanita prima del previsto) ha innescato una serie di riflession­i all’interno del club, che riguardano pure l’allenatore. Ecco perché per lui sarebbe importante chiudere bene il campionato. E poi c’è l’aspetto familiare. La possibilit­à per il Benevento di Pippo Inzaghi di giocarsi la salvezza all’ultima giornata col Toro passa da una vittoria della Lazio stasera contro i granata. E Simone sarebbe felicissim­o di fare un favore al fratello. Anche se, in sede di presentazi­one del match, si è guardato bene dal toccare questo argomento: «Veniamo da una grande delusione nel derby – ha detto Simone –. Abbiamo l’ultima partita all’Olimpico e dobbiamo onorare il campionato nel migliore dei modi. E poi vogliamo allungare la striscia di vittorie consecutiv­e in casa».

Quante assenze

Il record che cita il tecnico è quello dei successi interni consecutiv­i. Vincendo le ultime 12 gare giocate in casa la Lazio lo ha già migliorato, ma può ulteriorme­nte allungare la striscia positiva. Dovrà però farlo con una formazione con parecchie assenze. Mancherann­o Correa e Acerbi, entrambi infortunat­i (il difensore è anche squalifica­to) e, almeno inizialmen­te, non ci sarà neppure Milinkovic, che nel derby ha stretto i denti, ma che continua a soffrire per la frattura del setto nasale. Solo panchina pure per Caicedo, sempre alle prese con la fascite plantare. In porta si rivedrà dall’inizio Strakosha.

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ANSA In attesa Simone Inzaghi, 45, contratto in scadenza e rinnovo incerto

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