La Gazzetta dello Sport

TORINO È FATTA

Con la Lazio arriva il punto che serviva Il Benevento è in B

- di Cecere, Cieri, Lusena, Pagliara

Il presidente Cairo: «Siamo già al lavoro per non vivere più una stagione così difficile»

Partita combattuta fino alla fine: legno di Sanabria, rigore sbagliato da Immobile e occasione finale per Lazzari

Toro in salvo: missione compiuta. Simone Inzaghi non ce l’ha fatta a dare l’ultima chance salvezza a Pippo. Al termine di una battaglia, emozionant­e e incerta fino al 97’, la squadra granata, magicament­e rivitalizz­ata e ricaricata da Nicola ha imposto il pari, spedendo di riflesso in B quel Benevento che ospiterà domenica. Partita che a questo punto non vale più, ma per i campani è stato più determinan­te non tanto questo 0-0 ma il loro pareggio col Crotone, arrivato al 93’... Potendo contare su due risultati su tre, il Toro è sceso in campo con la ferma determinaz­ione dei tempi migliori e attraverso una prestazion­e anema e core, e nei dettagli tecnici super soprattutt­o da parte dei difensori, dal portiere Sirigu al centrale Nkoulou, onnipresen­te nelle numerose mischie accese dai biancocele­sti i granata hanno centrato l’obbiettivo. Aiutati da due pali colpiti nel rovente finale del match, il primo da Immobile su rigore e l’altro giusto agli sgoccioli della contesa da Lazzari, gli uomini di Nicola hanno strappato il punto che occorreva davvero con i denti. Ma se il tiro beffardo di Sanabria a metà ripresa (70’) non si fosse spento sul palo, con Strakosha battuto, probabilme­nte l’universo granata sarebbe arrivato al 95’ poi diventato 97’, con una situazione...cardiocirc­olatoria meno critica.

La tempesta

Alta tensione Nel secondo tempo la gara si infiamma, che nervosismo

Muro granata Sirigu e i centrali non perdono mai la concentraz­ione

Il confronto si è infiammato dopo l’intervallo. Nella prima parte le due squadre si sono molto rispettate. La Lazio non riusciva ad alzare il ritmo dei suoi attacchi e il Toro non aveva nessun interesse di andare a stuzzicare il can che dorme. Pero’ nel recupero Immobile colpiva sotto porta in diagonale: 1-0. Cancellato dall’arbitro che aveva ravvisato un’azione fallosa dell’attaccante nel contrasto con Nkoulou che stava chiudendo su di lui. Episodio che scaldava gli animi della panchina biancocele­ste, con Inzaghi che protestava ad alta voce all’indirizzo di Aureliano, l’arbitro deputato al Var. Così rientrava in campo una Lazio ancora indispetti­ta e molto più decisa a vincere. Al 48’ c’è un primo tentativo: Sirigu vola a deviare in angolo il destro dal limite di Luis Alberto. E’ il segnale che darà il via a un assedio interrotto di rado dai due avanti di Nicola perché la spinta dei centrocamp­isti si è esaurita in fretta: tutti e cinque hanno preferito attestarsi (o sono stati costretti dagli avversari) davanti alla linea dei tre difensori.

Il guizzo di Sanabria

Dopo la prima occasione, la spinta laziale si fa subito imponente e incessante. E Nkoulou sventa un gol già fatto distendend­osi come fosse il portiere sulla conclusion­e ravvicinat­a di Muriqi. Un’altra occasione che pareva dentro la salva Ansaldi murando il tiro di Akpa Akpro a due metri dalla linea bianca. Tra una respinta e l’altra, il Toro riesce ad allentare un po’ la pressione grazie a Sanabria. Che pur giocando praticamen­te da solo, cioè senza poter contare sull’appoggio del centrocamp­o, riesce a confeziona­re due azioni molto insidiose. Sulla prima il tiro viene neutralizz­ato in tuffo da Strakosha, la seconda invece sarebbe letale se solo il tiro scoccato al termine di una incursione in piena area, propiziata da Belotti, fosse stato dieci centimetri più preciso, quelli occorrenti ad evitare che venisse respinto dal palo. La replica laziale è immediata e Lazzari colpisce l’esterno della rete da ottima posizione. Poi ancora Sirigu al proscenio: devia con la punta del piede un diagonale del neo entrato Lulic destinato nell’angolino.

L’assedio conclusivo

Col trascorrer­e dei minuti il Toro si dedica esclusivam­ente a chiudere ogni spazio mentre

Inzaghi spende tutte le carte nel tentativo di sgretolare il muro avversario. L’impegno dei suoi uomini è strenuo, la Lazio gioca come se dovesse andare in Champions: un rullo. Il Toro si attesta in trincea ma qualche varco si crea. Sirigu ancora bravo su una volée di Escalante, poi l’episodio-svolta. Su un contrasto tra Nkoulou e Immobile, l’arbitro fischia rigore. Poi cancella perché si pensa al fuorigioco, infine cancella il fuorigioco e ridà il rigore. All’84’ Immobile va sul dischetto: palo pieno e sulla ribattuta Pereira fallisce un comodo tap-in. C’è una seconda possibilit­à per i biancocele­sti, in pieno recupero, e capita a Lazzari: tiro ancora sul palo. Era la serata del Toro.

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Che festa La gioia dei granata col presidente Cairo e il tecnico Nicola. Nel riquadro, il rigore della Lazio

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