Cairo guarda già avanti «Faremo le cose giuste per non soffrire più»
Il presidente: «Nicola ha fatto un grande lavoro, ora parleremo. E presto vedrò anche Belotti»
ateci godere questa sera», e mentre lo dice sembra quasi che si sia liberato di un macigno il presidente del Torino, Urbano Cairo, schizzato in campo appena la salvezza è andata in cassaforte per festeggiare con la squadra. «Questa è una bella serata per noi, arrivata alla fine di questi ultimi due campionati che mi hanno fatto troppo soffrire». Nella notte romana, il Toro archivia finalmente la stagione: ora è il momento della festa, ma anche dell’analisi di ciò che è accaduto. «È stata una stagione molto particolare – commenta Cairo -, partita male, nella quale ci siamo ripresi ma poi è arrivato il momento del Covid proprio dopo la bella prestazione di Cagliari, dopo la quale poteva cominciare un bel filotto. In quel momento abbiamo avuto otto titolari tutti con il Covid che ci hanno comportato delle problematiche». E mentre il pensiero vola già al bilancio dell’annata, non si può non commentare il pari dell’Olimpico «con un secondo tempo molto importante, nel quale chiaramente la squadra era un po’ spaventata – continua Cairo -. Il palo di Sanabria poteva cambiarci la partita in meglio, poi c’è stata la Lazio che ha dato tutto. È giusto che sia stato così, indipendentemente dal fatto che Simone sia il fratello di Pippo: la Lazio ha onorato la partita e il campionato». Davide Nicola definisce questa «la salvezza più complicata della mia carriera, alla fine abbiamo ottenuto
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