La Gazzetta dello Sport

Cairo guarda già avanti «Faremo le cose giuste per non soffrire più»

Il presidente: «Nicola ha fatto un grande lavoro, ora parleremo. E presto vedrò anche Belotti»

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ateci godere questa sera», e mentre lo dice sembra quasi che si sia liberato di un macigno il presidente del Torino, Urbano Cairo, schizzato in campo appena la salvezza è andata in cassaforte per festeggiar­e con la squadra. «Questa è una bella serata per noi, arrivata alla fine di questi ultimi due campionati che mi hanno fatto troppo soffrire». Nella notte romana, il Toro archivia finalmente la stagione: ora è il momento della festa, ma anche dell’analisi di ciò che è accaduto. «È stata una stagione molto particolar­e – commenta Cairo -, partita male, nella quale ci siamo ripresi ma poi è arrivato il momento del Covid proprio dopo la bella prestazion­e di Cagliari, dopo la quale poteva cominciare un bel filotto. In quel momento abbiamo avuto otto titolari tutti con il Covid che ci hanno comportato delle problemati­che». E mentre il pensiero vola già al bilancio dell’annata, non si può non commentare il pari dell’Olimpico «con un secondo tempo molto importante, nel quale chiarament­e la squadra era un po’ spaventata – continua Cairo -. Il palo di Sanabria poteva cambiarci la partita in meglio, poi c’è stata la Lazio che ha dato tutto. È giusto che sia stato così, indipenden­temente dal fatto che Simone sia il fratello di Pippo: la Lazio ha onorato la partita e il campionato». Davide Nicola definisce questa «la salvezza più complicata della mia carriera, alla fine abbiamo ottenuto

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Urbano Cairo, 63 anni, presidente del Torino, esprime la sua gioia dopo la salvezza quello che avevo detto ai ragazzi all’inizio. La cosa importante è che siamo arrivati a Roma e abbiamo visto il Papa: la nostra salvezza è meritata».
L’urlo liberatori­o Urbano Cairo, 63 anni, presidente del Torino, esprime la sua gioia dopo la salvezza quello che avevo detto ai ragazzi all’inizio. La cosa importante è che siamo arrivati a Roma e abbiamo visto il Papa: la nostra salvezza è meritata».

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