La Gazzetta dello Sport

Gianluca scosso «Con mio padre rapporti saltuari»

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a cosa può aver portato il padre di un calciatore in rampa di lancio come Gianluca Scamacca ad un gesto così folle? Difficile capirlo, anche per lo stesso Gianluca. Che ieri però ci ha tenuto a chiarire la situazione. «Sono rimasto molto scosso da tutto ciò che è successo e ho letto. Davvero non so spiegarmel­o – ha detto l’attaccante del Genoa proprio mentre si stava godendo alcune ore di relax con la fidanzata Flaminia –. Per me è doloroso parlarne, ma forse è necessario. Mio padre da molto tempo non vive con mia madre, non sono divorziati solo perché non si sono mai sposati, io sono cresciuto con mia madre e mia sorella. Sono loro la mia famiglia». Il rapporto con papà Emiliano, infatti, nel tempo si è sfilacciat­o, diventando sempre più distaccato, freddo, distante. Ai tempi della fuga al Psv Eindhoven, a gennaio del 2015, Scamacca si trasferì in Olanda con mamma Cristiana, mentre Emiliano saliva su quando poteva, a volte anche con la sorellina più piccola. Ma i rapporti tra Gianluca ed il padre all’epoca erano diversi, come dimostrano anche le foto di allora in Olanda, con i due spesso e volentieri insieme. Negli ultimi anni, invece, la realtà è diventata molto

Mdiversa da quella precedente. «Abbiamo rapporti solo saltuari, lo vedo pochissimo – continua Scamacca –. Ma è una storia familiare che preferisco tenere per me. Chiedo rispetto della mia privacy. Mio padre non ha mai avuto a che fare con la gestione della mia carriera, tantomeno negli ultimi anni». E forse è anche questo che ha portato papà Scamacca a quel gesto folle, il fatto di sentirsi tagliato fuori non solo dal suo contesto familiare, ma anche dal futuro profession­ale del figlio. Che proprio in questa stagione sta raccoglien­do i frutti dei tanti sacrifici precedenti, con tante squadre – in Italia ma anche all’estero – che gli hanno messo gli occhi addosso da un po’. Del resto anche l’infanzia di Scamacca non è stata facile, a Fidene, periferia nord di Roma. Come ha detto lui stesso poco più di un mese fa a Sportweek, il magazine della Gazzetta dello Sport («Crescere lì non è stato facile: un giorno non c’era l’acqua, un altro la luce. Ogni sera tornavo da scuola e mi chiedevo: “Mo che ce mangiamo?” Io ringrazio il calcio e la famiglia, nel mio quartiere bastava poco per deragliare»). Poi è arrivata la doppia esperienza in Olanda, corredata anche dal doppio ritorno in Italia, un viavai condito dalla girandola di procurator­i: Paolillo, Raiola, Paloni e ora Lucci (anche se sull’attuale mandato c’è un’istanza di arbitrato al Collegio di garanzia del Coni tra il giocatore e Paloni), quattro agenti in soli sei anni. A testimonia­nza di una carriera irrequieta, che si è stabilizza­ta solo nelle ultime due stagioni. Fino al gesto folle di lunedì sera di papà Emiliano, tifosissim­o della Roma, una volta idraulico ed e attualment­e impiegato come conducente di camion. «Sono molto dispiaciut­o e scosso per l’accaduto, ma ho rapporti talmente saltuari con mio padre, da non sapere cosa altro poter dire», conclude Gianluca. Il perché di quel gesto lo sa solo Emiliano. Forse. Ma quel che conta è che Gianluca continui a restare sereno. Ed a fare gol.

La sua fuga Nel 2015 lasciò la Roma per volare in Olanda al Psv Eindhoven

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Amarcord Gianluca Scamacca, classe 1999, in due momenti ai tempi in cui era nelle squadre giovanili della Roma

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