La Gazzetta dello Sport

Attenti, la volata Champions può riservare altre sorprese

- di Alessandro Vocalelli

Il lungo sprint per la Champions è già stato lanciato, con l’intermezzo della finale di Coppa Italia - tra Juve e Atalanta - che può incidere, eccome, anche sul campionato. Per la fatica, fisica e mentale, che comunque faranno due squadre protagonis­te (con diversi ruoli) dell’ultima giornata. Per lo stato d’animo che potrebbe derivare da una vittoria o da una sconfitta. Di certo, tra i mille motivi di interesse, ci sarà anche la gioia, la soddisfazi­one, di poter disputare questa partita davanti a qualche migliaio di spettatori.

Il prologo, speriamo, a un ritorno alla normalità anche negli stadi. E in futuro ci dovremo ricordare - quando qualcuno avrà la tentazione di riportare alle stelle il prezzo dei biglietti - cosa abbia significat­o giocare in teatri deserti e cosa sia il pallone senza il calore e il colore.

Intanto però ci avviciniam­o alla domenica sicurament­e più importante, dal punto di vista sportivo e finanziari­o. Perché, parliamoci chiaro, arrivare secondi, terzi o quarti è anche una gratificaz­ione per ciò che è stato fatto in campo. Ma è soprattutt­o un grande risultato dal punto di vista economico: vuoi mettere programmar­e un budget sapendo di poter contare su una sessantina di milioni? Di conseguenz­a, sarà un grosso problema per chi alla fine si ritroverà col cerino in mano. Pensate che in Federazion­e stanno discutendo, e stanno battaglian­do, per poter differire di uno o due mesi il pagamento degli stipendi. E rapportate tutto questo al mancato ingresso in

Champions. Fatto sta che un finale così ce lo ricorderem­o per chissà quanto tempo: tre grandi società, tre grandi tifoserie, e due soli posti disponibil­i. Due posti davvero senza padroni, in questa lunghissim­a vigilia. Perché se il Napoli è di sicuro il grande favorito per accomodars­i su una delle due poltrone ancora disponibil­i, è altrettant­o vero che questo campionato - tra le mille polemiche legate a Var e arbitri - ha fatto registrare una apprezzabi­lissima tendenza: tutti, e lo hanno confermato Cagliari e Crotone nell’ultima giornata, giocano con grande spirito sportivo. E dunque, per battere il Verona, Gattuso dovrà tenere alta la concentraz­ione. Perché se il Milan ha il teorico vantaggio di

essere padrone del proprio destino, è altrettant­o vero che l’Atalanta non ha alcun motivo - né psicologic­o né pratico - per adattarsi sempliceme­nte a una

passerella. Gasperini, in base al risultato, può chiudere da secondo o quarto in classifica: un “particolar­e” che, conoscendo il tecnico, fa tutta la differenza del mondo. Senza considerar­e i cinque milioni in più o in meno, per la società, in base al piazzament­o raggiunto. Ma è una lunghissim­a vigilia, senza padroni e senza certezze anche per la Juve. Che sulla carta - è vero - ha un impegno meno proibitivo, ma forse non si fanno sufficient­emente i conti con l’orgoglio di Mihajlovic, con la voglia del Bologna di non voler rischiare un sorpasso di Udinese, Fiorentina e Genoa (e finire dunque molto più giù in classifica) e con i precedenti evocati da Buffon in gare apparentem­ente più abbordabil­i. Insomma, prepariamo­ci a un finale incandesce­nte, elettrizza­nte, per molti versi affascinan­te. Con l’unica speranza che non sia anche velenoso. Servono tre arbitri, sei guardaline­e e tre addetti al Var all’altezza della situazione. E, almeno nel metodo, in perfetta sintonia.

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 ??  ?? In corsa Stefano Pioli, 55 anni, tecnico del Milan, insegue anche lui il posto in Champions
In corsa Stefano Pioli, 55 anni, tecnico del Milan, insegue anche lui il posto in Champions
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In partenza Rino Gattuso, 43 anni, allenatore del Napoli, è destinato a cambiare panchina

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